Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro delle sollevazioni corporativistiche e destrorse dei plurisussidiati agricoltori. Non è da escludere che la svolta della green economy impressa dall’Unione Europea, sia avversata da quelle categorie che vedono nel cambiamento un possibile peggioramento dei propri profitti e rendite di posizione. Anche il futuro ingresso nell’Unione Europea dell’Ucraina, o quello che ne resterà, paese dalle enormi risorse agricole mette in allarme gli agricoltori europei per la maggiore concorrenza a cui saranno soggetti. Pertanto gli agricoltori comunitari sono scesi per le strade a manifestare il proprio disagio.
Chi non sembra essere troppo preoccupato dal continuo peggioramento delle proprie condizioni lavorative e di reddito sono i lavoratori savonesi ed i sindacati savonesi che questi lavoratori dovrebbero rappresentare.
La Stampa del 31 gennaio riporta l’ennesimo comunicato stampa della CGIL savonese sulla vertenza delle Funivie, dove il segretario provinciale della CGIL Andrea Pasa ed il segretario provinciale dei trasporti (FILT CGIL) Simone Turcotto prendono atto che il commissario dell’Autorità Portuale di Genova-Savona, Paolo Piacenza, creda nella possibilità di sviluppare tutto il comparto in una logica di sinergia tra funivia e ferrovia.Ma, al netto dell’impegno del nuovo commissario nominato appena una decina di giorni fa, registriamo che dopo quattro anni siamo al punto di partenza. Governo e Ministero o sono incapaci di portare qualsiasi soluzione, oppure sono in malafede.
Ci domandiamo quali azioni intendano prendere Pasa, Turcotto ed i lavoratori delle Funivie per denunciare l’inconcludenza del Governo e dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova-Savona nella gestione della vertenza Funivie. Impianti che risultano fermi a già partire dall’ottobre 2019 e definitivamente fuori servizio dopo gli eventi alluvionali di fine novembre 2019.
Anche la vertenza della Piaggio Aerospace risulta sempre in stallo, con le ennesime offerte di acquisto pervenute pochi giorni fa. Secondo un articolo di Savona News del 19 gennaio 2024, Cristiano Ghiglia, neo segretario generale Fiom Cgil Savona risulta piuttosto preoccupato, visto che l’incontro odierno in Regione “è stato utile ma non esaustivo. Dopo anni di commissariamento e l’ormai imminente conclusione del terzo bando di gara per la vendita, ora non c’è veramente più tempo”.
Comunque per i sindacati savonesi il tempo si dilata all’infinito, visto che l’amministrazione straordinaria di Piaggio Aerospace si trascina infruttuosamente dal dicembre 2018.
Per quanto riguarda lo stabilimento di costruzione di materiale rotabile Alstom (ex-Bombardier) di Vado Ligure, ci domandiamo a che punto siamo dopo l’annuncio del 14 novembre 2023, riguardo allo stanziamento di circa 4 milioni di euro per il rilancio del complesso industriale (LEGGI).
Ricordiamo che il caso più eclatante nella nostra provincia degli ultimi anni con innumerevoli contraddizioni nella gestione della vertenza è stato quella della ex Bombardier oggi Alstom, la storica azienda di produzione di materiale rotabile. Azienda, che dal 2016, nonostante le corpose commesse pubbliche assegnate dal gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e centinaia di milioni di utili, risultava costantemente in “crisi” con pesante ricorso agli ammortizzatori sociali, oltre ad avviare procedure di riduzione ed esternalizzazione del personale. Il caso più clamoroso e poco spiegabile è stato, nel giugno 2019, l’esternalizzazione dell’ingegneria contestualmente all’assegnazione di una commessa di Frecciarossa 1000 da parte di Trenitalia del valore di centinaia di milioni.
Anche per la vertenza Alstom (ex-Bombardier) la Fiom CGIL savonese è sempre stata in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori, ricordiamo le famose e temutissime manifestazioni a senso unico alternato che mettevano a ferro e fuoco le strade della provincia. Ci chiediamo che assicurazioni voglia dare ai lavoratori il neoeletto segretario della Fiom CGIL savonese Cristiano Ghiglia.
Comunque chi non va troppo sul sottile quando vengono calpestati i propri diritti sono i lavoratori genovesi dell’Ansaldo Energia che guidati dalle rsu Fim e Fiom hanno scioperato, lo scorso primo febbraio, contro l’allontanamento ritenuto eccessivo, di un lavoratore delle pulizie affetto da invalidità, che secondo un dirigente dell’azienda avrebbe utilizzato in modo indebito il telefono cellulare durante l’orario di lavoro. A seguito dello sciopero l’allottamento si è trasformato in semplice lettera di richiamo (LEGGI).
Per i lavoratori savonesi, non essendoci più tempo, i soliti comunicati stampa.
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