Area crematoria – Il parere di Carlo Frumento

AREA CREMATORIA
L’ex consigliere ed ex candidato Sindaco nella lista “Siamo Italiani di Savona”, CARLO FRUMENTO ci scrive sull’ “affaire” forno crematorio

Intendo intervenire sulla vicenda del Forno Crematorio di Savona in quanto, nella passata legislatura da Consigliere di maggioranza, ho ostacolato fortemente il progetto di far entrare nel business della cremazione i privati.  Faccio presente che questo argomento è stato senza dubbio il più significativo del mio dissenso e della mia opposizione all’Assessore al bilancio e la principale ragione della decisione di ostacolare la possibilità che lo stesso, in questa legislatura, fosse ancora in Giunta, probabilmente nella posizione di Vice Sindaco… 

 In una riunione di maggioranza, svoltasi al pomeriggio del giorno in cui l’Assessore al bilancio, in mattinata, con un ordine di servizio, ha tolto la possibilità di cremare nel nostro forno crematorio i cittadini residenti al di fuori del Comune di Savona, (con un mancato incasso, nel periodo 2012-2016 di circa 2 milioni di Euro), dopo che l’Assessore ha cercato di convincere i presenti della necessità di aprire la cremazione ai privati, con un mio dossier molto articolato ho scongiurato l’ingresso dei privati ottenendo, in quell’occasione, l’appoggio del Sindaco Berruti.

Di questo mi sono testimoni tutti i Consiglieri di maggioranza presenti ed in particolare il Presidente del Consiglio Casalinuovo che, prima di me, prese la parola per dichiarare la Sua opposizione alla parziale privatizzazione del Forno Crematorio, suggerendo anche di utilizzare per la costruzione del forno con mezzi comunali la somma ottenuta come mutuo per la Costruzione del Campo dell’Hockey sul terreno della Curia.

Tale somma di € 1.400.000,00 corrispondeva, al momento, alla previsione di spesa per la realizzazione dell’Area Crematoria.

Nel mio intervento in maggioranza avevo documentato che i forni esistenti progettati e costruiti nell’anno 2000, avevano svolto la loro funzione egregiamente, e facendo notare che:

1.   la progettazione e direzione lavori era stata effettuata dai Tecnici Comunali senza alcun incarico esterno.

2.   i forni realizzati con la migliore Tecnologia mondiale (olandese) avevano consentito la cremazione di più di 14.000 salme quando erano stati progettati per 6000.

3.   il costo del nuovo forno era stato di circa € 224.000,00 mentre per l’intervento odierno  si parlava di una somma pari a € 1.400.000,00.

In quell’occasione ed anche successivamente, in Consiglio Comunale, mi ero espresso chiedendo che la cremazione rimanesse pubblica e avevo avanzato grandi perplessità sulla congruenza della somma stabilita a preventivo, ritenendola eccessiva.

In quel momento va chiarito che l’Amm.ne Comunale, per un problema Legislativo, non era in grado di richiedere nuovi mutui e con questa ragione la Giunta aveva deciso e proposto in Consiglio di incaricare ATA ad intervenire con mezzi propri.

L’intervento di ATA vedeva il preventivo di costruzione dell’Area Crematoria passare da € 1.400.000,00 previsto, alla somma di circa 2 milioni e 408 mila euro.

Oltre a ciò, devo far rilevare che il progetto eseguito dall’Architetto Chizzola prevede l’utilizzo di una vasta porzione di terreno, esterna alle mura cimiteriali, attualmente utilizzata a parcheggio.

Quest’idea è stata da me contrastata ed ha portato ad un incontro del sottoscritto con l’Arch. Chizzola ed un funzionario ATA sul posto, per verificare la possibilità di costruire l’Area Crematoria entro l’attuale confine cimiteriale.

Dopo una lunga discussione il progettista ha ritenuto di non dover modificare quanto progettato.

In conclusione la posizione del sottoscritto e del Gruppo che rappresento è la seguente:

1.   Savona ha estremo bisogno di essere dotata di almeno un forno crematorio nuovo e della ristrutturazione del forno esistente. Tale necessità deriva dal fatto che il forno crematorio di Savona deve essere, com’era, un servizio utile a tutto il comprensorio anche di altre provincie limitrofe.

2.   Il nuovo forno crematorio deve essere costruito e gestito direttamente dall’Amm.ne Comunale con propri mezzi ed eventualmente gestito in collaborazione con il personale di Cooperative nel caso in cui non sia possibile effettuare nuove assunzioni per Legge.

3.   Il nuovo forno ed il Tempio dei dolenti devono essere realizzati all’interno dell’Area Cimiteriale; al proposito esiste un’area di circa 500 mq posizionata proprio in prossimità del capannone che dovrebbe ospitare il vero e proprio forno, senza invadere la zona adibita a parcheggio.

4.   Occorre una seria e corretta stima del costo dell’insieme Forno Nuovo, Ristrutturazione dell’esistente e Costruzione del Tempio dei dolenti, al fine di realizzare un’opera utile, dignitosa, cioè senza eccessive fantasie progettuali, e soprattutto con costi congrui.

Questa mia posizione non vuole essere contro all’iniziativa privata, che è molto importante per la soluzione di problemi non gestibili e risolvibili direttamente dal sistema pubblico, ma nel caso specifico, trattandosi dell’unico servizio economicamente attivo per l’Amm.ne, ritengo che l’intervento debba rimanere assolutamente pubblico.

Frumento ing. Carlo              

Condividi

Lascia un commento