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Andrea Orlando e la legge sul consumo di suolo: redenzione tardiva o mossa di facciata?

Tutti i liguri apprendono con sorpresa, mista a scetticismo, la decisione del consigliere del Partito Democratico Andrea Orlando di presentare, come prima proposta di legge in Consiglio Regionale, un testo sul contrasto al consumo di suolo. La proposta, elaborata da Gianni Pastorino, era già stata presentata nella scorsa legislatura ma non era frutto di una specifica iniziativa del PD e la proposta non era neppure arrivata all’esame dell’aula
La legge si propone di bloccare il consumo di suolo “vergine” in Liguria, introdurre l’obbligo di interventi di rigenerazione urbana che mantengano o incrementino la permeabilità del suolo, creare un Osservatorio regionale sul consumo del suolo e mappare le aree compromesse per pianificare interventi di recupero.
La scelta appare sorprendente, considerando gli scempi edilizi avvenuti in Liguria sotto la guida di amministratori del Partito Democratico, che hanno spesso suscitato polemiche e indignazione. Tuttavia, questa proposta potrebbe rappresentare un gesto simbolico importante, quasi un’ammissione di responsabilità e una volontà di inversione di rotta.
Forse si tratta di un intervento in articulo mortis per il territorio, un ultimo tentativo di salvare quel poco che rimane di suolo non cementificato.
Speriamo che questa iniziativa sia di buon auspicio e che riesca a dare avvio a una nuova stagione di tutela ambientale per la Liguria.

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