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Ancora su Opere Sociali

OPERE SOCIALI
CREDIAMO DI AVERE ESAURITO ED ILLUSTRATO MOLTI ASPETTI
PURTROPPO  I MIRACOLI UOMINI LIBERI NON PUO’ ANCORA COMPIERLI
Ci auguriamo che questa nostra presa di posizione sulle Opere Sociali aiuti tutti a riflettere, specialmente il nostro primo cittadino che può dare un tangibile segno di svolta perché le cose inizino a cambiare e ad evitare l’alienazione dell’ancora consistente patrimonio immobiliare a seguito dei lasciti devoluti alle Opere Sociali con il nobile scopo ed al solo fine che ne beneficiassero gli anziani più deboli e bisognosi per sopperire così alle loro minime esigenze di vita.

Era questo il fine ed il compito di Opere Sociali N.S. di Misericordia ed è questo ciò che molti si augurano ritorni ad essere, nella speranza che continuino anche in futuro molte altre donazioni da aggiungere al già lungo elenco.

Per meglio riaffermare che così non si può più continuare, che serve una inversione di rotta a 360 gradi, vogliamo far risaltare le incongruenze già  messe in evidenza in precedenza perché siano fornite risposte chiare ed esaurienti alla comunità savonese.

Ecco i principali punti che vogliamo sottolineare con forza essendo patrimonio dei savonesi:

 Risulta vero che in oggi circa 20/30 alloggi del patrimonio di Opere sociali sono vuoti ed inutilizzati perché necessitano di ristrutturazione???

 Risulta vero l’esistenza di consistenti mutui da pagare e si può sapere a cosa detti mutui sono serviti???

Risulta vero che sotto la gestione della Presidente Ramello, dal 2003 ad oggi, sono stati venduti circa 40/50 proprietà tra case e terreni??  Quanto si è ricavato da questa vendite??? Dove sono stati investiti i molti milioni di Euro ricavati???  Non dimenticando che anche gli altri Presidenti antecedenti la Ramello non sono stati da meno, anzi???

Ricordiamo che le Opere Sociali sono proprietarie di immobili e aree di strategica rilevanza:

– circa 5000 mq nella complicata lottizzazione dei famosi Orti Folconi;

– volumi in Via Nizza dove c’è tuttora Villa Pizzardi con annessa concessione della spiaggia;

– circa 12.000 mq di terreno e circo 800/900 mc di volumi di Villa Ratta a Legino;

– consistenti volumi di immobili vicino all’autostrada;

– terreni al Santuario dove dovrebbe realizzarsi l’insediamento La Romana;

– il terreno dove c’è, sempre in Via Nizza, il Campetto di calcio;

 e ancora qualcosina come indicato dal sito di Opere Sociali e dal suo dépliant illustrativo delle vendite.

Ci domandiamo se c’è qualche idea, una proposta, di come riutilizzare l’immobile della Locanda del pellegrino al Santuario e sperare che non diventi un cumulo di macerie in completo abbandono.

Non si capisce ad esempio come Villa Rossa, che  sotto la gestione diretta ed eccellente di Opere Sociali generava un leggero ed ampiamente giustificato minimo di passivo, sotto la S.p.A. di Opere Sociali originava ingente perdite tanto da chiuderla e i nuovi soggetti che la gestiscono oggi ne ricavano utili con lo stesso uso, pur pagando circa 60 mila euro di affitto. Il fatto suscita molti dubbi.

Si dovrebbe trovare la soluzione per mettere tutte le cose in bell’ordine, dalla valorizzazione del patrimonio abitativo (non più da vendere) e posando una grossa pietra sul passato, ripartire in modo coerente e serio nello spirito della fede, con la semplice volontà di fare le cose bene, con coscienza e sapienza per dare sollievo ai deboli e ai bisognosi con l’aiuto illuminato, che mai mancherà a chi sarà chiamato ad amministrare, da parte della Madonna Nostra Signora di Misericordia.

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