Alstom – Metalmeccanici savonesi con la testa nel pallone

Vado Ligure – Come già riportato in innumerevoli articoli, la situazione delle principali vertenze industriali che interessano la provincia di Savona, area di crisi industriale complessa dal 2016, non riesce mai a raggiungere una conclusione definitiva. I lavoratori ed i sindacati savonesi che ne dovrebbero essere il riferimento nelle strategie di lotta, non perseguono con determinazione gli obiettivi di difesa dei posti di lavoro e del reddito, affidandosi ai soliti politicanti locali in affanno di consenso, che utilizzano il tema del lavoro unicamente per scopi elettorali di corto respiro. Le vette assolute di inconcludenza si sono riscontrate nel settore metalmeccanico soprattutto nelle vertenze della ex Bombardier di Vado Ligure e della Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga.

Le altre vertenze che si trascinano con pari inconcludenza sono quelle delle Funivie e della Sanac, al contrario, a pochi chilometri di distanza, per i metalmeccanici genovesi i patti devono essere rispettati, Ansaldo Energia ed ex Ilva ne sono gli ultimi esempi.

Il caso più singolare con innumerevoli contraddizioni nella gestione della vertenza è stato quello della ex Bombardier, la storica azienda di produzione di materiale rotabile, che dal 2016, nonostante le corpose commesse pubbliche assegnate dal gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e centinaia di milioni di utili, risultava costantemente in “crisi” con pesante ricorso agli ammortizzatori sociali, oltre ad avviare procedure di riduzione ed esternalizzazione del personale. Il caso più clamoroso e poco spiegabile è stato, nel giugno 2019, l’esternalizzazione dell’ingegneria contestualmente all’assegnazione di una commessa di Frecciarossa 1000 da parte di Trenitalia.

Nel gennaio 2021 il ramo ferroviario di Bombardier, in cui ricade lo stabilimento di Vado Ligure, è stato acquisito dal colosso ferroviario francese Alstom, che ha annunciato una serie di investimenti sul sito produttivo savonese in cofinanziamento con i ministeri competenti. Per lo stabilimento ferroviario di Vado Ligure è aperto dal 2016 un tavolo di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico, con il nuovo corso sovranista Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che attende di essere aggiornato dal novembre 2019.

La Stampa di sabato 26 novembre riporta l’ennesimo comunicato stampa del segretario provinciale della Fiom CGIL di Savona, Andrea Mandraccia, che però omette la necessità della formalizzazione degli annunci dell’azienda dinnanzi alle istituzioni che in questi anni hanno erogato ammortizzatori sociali, commesse e finanziamenti.

Non c’è da stupirsi, in tempo di mondiali, Mandraccia, visti gli scarsi risultati ottenuti nei sei anni alla guida dei metalmeccanici savonesi, ha la testa nel pallone.

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