…vorrei rivolgere giusto due o tre considerazioni. La prima, e’ un dilemma stile uovo-gallina: i partiti di sinistra non riescono a incidere perche’ non ricevono abbastanza voti, o non ricevono abbastanza voti perche’ nella sostanza, e nella pratica, non riescono a incidere? Lamentarsi con gli elettori che non capiscono, e’ sport molto caro a sinistra, anche alla pseudo sinistra del PD, per non ammettere mai i propri errori e non fare coraggiose inversioni di rotta, anche quando il voto si assottiglia. Ma lascia il tempo che trova. Infine, il concetto stesso di compromesso, citato in fondo alla lettera, la dice lunga. Il compromesso non e’ la politica. Il compromesso e’ la morte della politica. Esistono la diplomazia, la concertazione, l’accordo, la trattativa, il buon senso, la moderazione, l’apertura… tutte cose positive che portano a risultati concreti. In equilibrio fra le parti. Ma il compromesso non e’ fatto dei concetti di cui sopra: ne e’ la pura degenerazione. Una degenerazione fatta di squilibrio, in cui, fra i due che discutono, uno e’ in posizione di forza, e guadagna, uno e’ in posizione di debolezza, e deve arrendersi e cedere, accontentandosi di pure briciole o di salvare pateticamente la faccia. Indovinate un po’ in questo caso chi vince sempre e chi cede sempre?