ALBISSOLA MARINA E LA MARGONARA: quell’insaziabile voglia di cemento.

ALBISSOLA MARINA E LA MARGONARA:
quell’insaziabile voglia di cemento.
Un Consiglio Comunale, quello svolto lunedì scorso, richiesto dalla minoranza desiderosa di conoscere la posizione che la Giunta di Albissola Marina andrà a tenere nella Conferenza dei servizi del 12 febbraio.
Una conferenza sul porticciolo Margonara che, a detta dell’Autorità Portuale, dovrà essere decisiva per la sua attuazione ma dove il Comune di Savona, pressato dalle preoccupazioni elettorali, tenterà la carta delle procedure per allungare i tempi delle “spiacevoli” decisioni. 
Dopo quasi mezz’ora di analisi procedurali, il Sindaco Nasuti dichiara la sua personale approvazione al progetto di un porticciolo nella costa albissolese, confermando la posizione che le amministrazioni precedenti, anche di diverso colore, hanno sempre avuto, ma esprime le sue perplessità sulle edificazioni, avvallando le prescrizioni regionali che sembrano andare in accordo con il piano regolatore albissolese che non le prevede.
 Alla Giunta, peraltro incalzata dai membri della minoranza, però, non va giù che qualcuno faccia i suoi conti sulla pelle di Albissola. Spostare il porticciolo lontano dagli scogli della Madonnetta per preservarli dal punto di vista ambientale, vorrebbe dire collocare il porto nel territorio savonese e poi solo un attracco barche è visto d’inutile impatto per lo sviluppo economico di Albissola. Così la posizione su cui sembra esserci un totale accordo è quella che rivendica il bisogno di fare la “parte del leone” reclamando il porticciolo sulle coste albissolesi, quindi alla Madonnetta, contraddicendo le prescrizioni ambientali che si dichiara, a gran voce, di voler tutelare. Un accordo che finirà per riproporre quell’insaziabile bisogno di cementificare l’ultimo tratto di costa del proprio territorio, rivendicando la parte di primo interlocutore. Così c’è chi interviene a dichiarare che ci vorranno 1400 posti auto, un porticciolo legato in modo diretto all’abitato di Albissola e, perché no, una necessaria quota di volumetrie. Per questo, la previsione contraria del piano regolatore finisce in una timida premessa del documento da approvare. Il Sindaco ricorda, infatti, che sia il borgo ligure del primo progetto che la torre Fucsas, avrebbero richiesto una variante al Puc di Albissola. Venerdì nella Conferenza dei servizi sarà di scena l’ennesima caduta di stile della politica savonese, dove mentre il richiedente dopo 18 anni, può tornare a rivendicare l’attuazione di un progetto osteggiato, superato , inutile e dannoso, i politici dei Comuni parleranno di confini, di aree portuali da trasformare o di aree degradate da riqualificare con altro cemento e inutili posti barca, proprio riproponendo  un modo più miope e antiquato di fare politica, quello  basato ancora sul consumo di suolo.
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