ALBISOLA SUPERIORE

IL COMMERCIO CHE “DEGRADA”

Leggendo.. questo articolo de Il SecoloXIX, mi viene in mente che una situazione analoga è presente in Via 4 novembre, la via principale di Albisola Superiore che porta al mare. Oltre all’occupazione del suolo, le facciate degli edifici sono coperte di merci fino al primo piano, attaccando grucce a stipiti, tubature e insegne.

La quantità di merci è tale che non si vede più la facciata tra una vetrina e l’altra. Il conseguente rischio di piccoli furti porta questi proprietari a stazionare fuori dal negozio, avvalendosi di parenti e familiari per gestire anche più lati di esposizione. Il risultato è che oltre alle merci, il suolo è perennemente occupato da sedie e sdraio che facilitano l’operazione sorveglianza. Questa discutibile occupazione dei luoghi pubblici avviene a fianco di esercizi che fanno il possibile invece per rendere decorosa l’immagine della via, con fiori, merci ben esposte in vetrine e bacheche, colori e arredi intonati con lo stile fine ottocento-primo novecento dei palazzi. Credo che nel rispetto di questi ultimi, e nel rispetto dei cittadini e dei turisti che hanno scelto Albisola città d’arte come luogo di vacanza, queste immagini di degrado vadano evitate. Riescono a mettere di malumore anche chi ha il senso estetico di uno gnù, con tutto il rispetto per gli gnù.

NB  Sono tre negozi a comportarsi così, uno cinese (con ben 5 vetrine e 3 sdraio permanenti fuori), uno indiano (1 vetrina e 1 sdraio), 1 italiano (2 vetrine e roba tutt’attorno, niente sdraio;  lui se ne sta al bar).

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