Neppure le scandalose disavventure della SCA e le diverse prese di posizione degli Assessori sulle decisioni da assumere riescono, seppur nella canicola estiva, a sciogliere il collante che li tiene attaccati alle poltrone, consapevoli che, finita questa esperienza, si torna a casa.
La città è abbandonata a se stessa, preda di “concubine” da basso impero che impongono le loro trame ed il loro interesse tra l’incapacità di opporsi da parte di chi potrebbe farlo.
Dimissioni di Assessori e Consiglieri incaricati rientrate, bilanci di partecipate senza le necessarie approvazioni, inutili inaugurazioni, ripetute nel tempo, incarichi dati senza le corrette procedure …
Forse alcuni pensano di approfittare di questo “fine mandato”per mettere un po’di”fieno in cascina”, per cui ingoiare qualche rospo pare ne valga la pena.
Alassio è sporca, la siccità incombe senza che alcuna iniziativa sia stata neppure pensata, di depuratore nessuna prospettiva, ma si balla sul molo Bestoso, affidandoci sempre allo “stellone”.
Ma a furia di” tirare a campare” si finirà per “tirare le cuoia”.
