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Alassio. La misteriosa mancata installazione della casetta dell’acqua

Su richiesta della Condotta Slow Food, Andrea Marchesini del Meetup di Alassio chiede notizie sull’ installazione delle casette dell’acqua nell’estremo Ponente e riscontra che manca solo ad Alassio e Laigueglia.

Marchesini, rattristato dal fatto, pubblica una foto e un breve commento sulla pagina FB  Sei di Alassio Se….. e fioccano subito i commenti anche di ex assessori, qualcuno anche sibillino.

“Un assessore nel 2014 aveva promesso l’installazione a breve” (grillini ne fecero richiesta ufficiale, a protocollo), scrive Marchesini.

Poco dopo commenta Angelo Vinai, ex assessore all’Ambiente, e ammette di essere stato lui a promettere, ma che la storia è lunga e che è meglio non fare polemiche visto che ora tutto va bene, riferendosi all’Amministrazione Melgrati.

Un altro assessore, Lucia Leone, lo incita inutilmente a svelare i retroscena e a rivelare chi ha ostacolato/impedito l’avvio del progetto.

Sarà perché l’avevano pubblicamente chiesta i grillini…? Si chiede Andrea Marchesini in un altro commento.

Infine si unisce al coro la ex consigliera di opposizione Piera Olivieri che scrive “Chi non l’ha voluta? Dico genericamente Uffici perché se no mi becco una denuncia”.

Dopo questi commenti, molti alassini, incuriositi, si chiedono cosa si nasconda dietro la mancata installazione della casetta dell’acqua.

Il tema potrebbe essere interessante, soprattutto se si scoprisse chi e come e magari i risvolti poco chiari lanciati dalla Oliveri nel suo commento

Certamente la casetta dell’acqua è una piccola mossa ambientale e sappiamo benissimo che nella AlassioWood di Un Mare Di Champagne il tema possa far ridere quelli del giro dei salotti buoni.

Ma perché Alassio è sempre indietro, anche rispetto a cittadine dalla simile anelata vocazione turistica, a muoversi su temi ambientali (vedi gestione rifiuti e mobilità sostenibile)?

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