Alassio – La minoranza contro l’assessore Zioni

ASSESSORE ZIONI PAGA LEI
PER LA SCUOLA DI MUSICA DELLA MANTOVANI?
Alassio. L’assegnazione dei locali di via Robutti all’Ams, la scuola di arte e musica, diretta da Eleonora Mantovani da parte della giunta comunale guidata da Enzo Canepa, diventa oggetto di nuovi siluri da parte della minoranza. “Ha creato un danno alla collettività”. E’ l’accusa.
 In particolare il gruppo di “Insieme X” e “Progetto Alassio”, rappresentato da Angelo Galtieri e Piera Olivieri, sostiene che “a tutt’oggi non è stato chiarito chi abbia materialmente consegnato le chiavi dei locali ai conduttori e in quale data. 
Per quale motivo – si chiede ancora Insieme X – non siano stati volturati i contatori, quindi quale criterio nell’assegnazione dei locali sia stato adottato dall’amministrazione; se la scuola sia riconosciuta presso il Ministero della Pubblica Istruzione oppure se si tratti di un’associazione che eroga supporto formativo a studenti senza rilascio di titoli oltre a quello di partecipazione”.

Secondo i due consiglieri di minoranza “la delibera di giunta del 24 settembre 2013 ha causato un danno di 6 mila euro alla collettività tra affitti non corrisposti e utenze non saldate”. Come si ricorderà era stata l’assessore alla Cultura Monica Zioni a scegliere l’AMS presentandola come una eccellenza alassina meritevole di una sede. In passato La scuola di musica di Eleonora Mantovani era stata “sfrattata” dall’Istituto Don Bosco, non senza polemiche. La Mantovani all’epoca aveva dichiarato che I Salesiani avevano fatto fuori la sua struttura didattica poichè non volevano pagare l’Ici sui locali in cui la scuola era in affitto. In seguito la Mantovani aveva attaccato la Giunta Avogadro che non aveva assecondato la richiesta di attribuire una sede all’Associazione Privata…

Veleni che adesso si riverberano sulla Zioni accusata dalla minoranza di aver favorito l’AMS per mere ragioni elettorali. Secondo le ultime indiscrezioni l’opposizione è pronta ad andare fino in fondo alla questione e avrebbe già pronta una campagna di affissioni contro l’Assessore alla Cultura per denunciarne l’operato.

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