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ALASSIO – LA CASA DI RIPOSO

Oggi si inaugura ad Alassio per la seconda volta la casa di riposo
Di festa in festa la faccia senza segni di vita del Sindaco Canepa rigorista in campagna elettorale spendaccione dal suo trono.
Non che il Sindaco Canepa fosse un mostro di simpatia già prima di avercelo ritrovato Sindaco direi che si gioca il premio scorza di formaggio con l’antipatico predecessore però più i giorni passano, più Fracchia lo va a trovare si incupisce sempre più.

Ma il tema di queste poche righe è la coerenza della “maschera d’acciaio” Canepa che ci interessa. Le opposizioni ad Avogadro che hanno partorito Canepa hanno sempre gridato allo spreco di denaro pubblico lo stesso sindaco in campagna elettorale era un rigorista ma adesso per tenere buono il gruppo si da alle feste.

In principio fu Vinai in un caldo giorno di Luglio alle ore 13,30 spettatori zero ad inaugurare la corazzata della spazzatura uomini e mezzi schierati.

Poi toccò alla Leone con le cene in bianco e “nescerie varie” ;

Poi arrivò Rossi con la caffetteria di Villa San Giuseppe terminata cinque anni fa e subito abbandonata;

Poi arrivò la Nattero con la Leone per inaugurare il trentennale vivaio comunale di cui se ne parlerà ancora in negativo purtroppo;

Oggi non poteva mancare la virile numero due di Palazzo, Monica Zioni, che inaugura per la seconda volta la nuova casa di riposo. Questa è forse la peggiore tra le festicciole del fine settimana della Giunta Canepa. Quale mente umana e con quale faccia inaugura nuovamente una struttura che doveva essere a costo zero finita un anno fa per la collettività mentre l’abile imprenditore ha scaricato sul Comune oltre 200.000 euro di lavori per terminare la struttura.

Ma la sindachessa (sanno tutti infatti che Canepa non da segni di vita e chi governa è la Zioni) inaugura nuovamente non un successo ma un fallimento visto che su questa costruzione si aprirà un arbitrato, il terzo dopo campo sportivo e Grand Hotel, che ci vedrà versare un fiume di soldi all’imprenditore che ha costruito l’immobile a causa della penale di mille euro al giorno di sanzione per il ritardato rilascio del Poggio Fiorito, dall’altra il collaudatore della nuova residenza ha emesso un collaudo parziale sostenendo che la facciata è da rifare quantificando il danno in 50.000 euro che l’imprenditore non vuole certo versare così avremo da litigare (pan per avvocati) e fare anche la facciata malfatta sempre a spese del cittadino.

E poi che arroganza cambiare il nome della struttura solo perché scelto dalla sua nemica storica Zavaroni quindi targa da rifare e giù soldi.

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