ALASSIO E IL QUESTIONARIO

 
ALASSIO 
LA POLEMICA DEL QUESTIONARIO
Che peccato!
Un questionario che viene diffuso in città. 
Un questionario a cui è possibile rispondere online.
Un questionario a cui è possibile rispondere depositando la scheda in urne poste in diversi esercizi alassini.
Un questionario che sta dimostrando quanto sia sentita la volontà di partecipazione alla vita cittadina da parte degli alassini. 
Un questionario del tutto neutro al quale è possibile rispondere secondo coscienza. 
Un questionario che sta vedendo …

 …centinaia di risposte che potrebbero essere di stimolo all’amministrazione cittadina.

Un’altra preziosa opportunità sprecata!

Un’altra prova di scarsa lungimiranza. Si guarda il dito non quello che il dito indica.

L’Amministrazione cittadina decide di stare sul proprio scranno e con sommo disprezzo ignora qualsiasi azione che rischi di andare contro il proprio “verbo”.

Si passa dal tentativo di “dissuasione” al tenere l’urna in negozio, tentativo che qualcuno potrebbe essere tentato di definire “intimidazione” al comunicato con costo a carico dei Cittadini con le prime righe pre-scritte (la fantomatica opera di demolizione del buon nome della città). 

Ma credete davvero a quello che scrivete? Pensate che comunicato avrebbe potuto essere il seguente: “Alassio capitale della democrazia. L’Amministrazione decide di collaborare alla raccolta di pareri da parte dei Cittadini per migliorare il proprio operato”. 

No. Meglio, molto meglio il muro contro muro. Quello che ha permesso di oscurare il Consiglio Comunale, quello che ha bocciato le mozioni su difesa del Commissariato di polizia, dello sgravio fiscale per gli esercizi che avessero fatto a meno delle macchinette mangiasoldi (ludopatia) e altre proposte che in questi due anni sono state avanzate.

Si getta un po di fango su di una iniziativa che fa esercizio di democrazia senza dimenticare di lanciare un’accusa del tutto assurda: l’invio via mail di un questionario già compilato! A chi? Ad un componente della maggioranza. 

Ora, siamo consapevoli della scarsa considerazione che la maggioranza ha dell’intelligenza dei propri Cittadini, ma non si capisce davvero perché qualcuno avrebbe dovuto inviare un questionario precompilato. Se qualcuno avesse intenzione di imbrogliare l’invio del questionario precompilato sarebbe, evidentemente, inutile.

Molto più semplice questa altra lettura: il sistema restituisce all’indirizzo mail indicato una ricevuta con ringraziamento contenete le risposte fornite.

I casi sono quindi due. Qualche burlone ha risposto indicando l’indirizzo mail di un membro della maggioranza oppure il membro della maggioranza ha deciso di rispondere e poi si è stupito delle risposte fornite (lapsus freudiano?).

Anche questo piccolo controllo testimonia quanto voglia essere “neutra” questa consultazione che, come abbiamo detto, non ha alcun valore scientifico ma costituisce senza dubbio una “tendenza di pensiero” di cui l’Amministrazione farebbe bene a tener conto.

Fatte queste doverose considerazioni dobbiamo passare ad esaminare un altro aspetto del comunicato a firma “Amministrazione Comunale” dove si dice espressamente che il questionario proposto, (e non  “somministrato” (sic!) come si legge),  è fraudolento e svolto in violazione di legge.

Per tale motivo, atteso che tali affermazioni sono false, offensive e diffamatorie nei confronti di coloro che si stanno impegnando in quest’opera di trasparenza e democrazia, ovviamente nel pieno e d incondizionato rispetto delle Leggi e della liberà di pensiero, nei prossimi giorni verrà depositata denuncia querela alla Procura della Repubblica contro il dott. Enzo Canepa e contro tutti i componenti della Giunta Comunale di Alassio atteso che il comunicato de quo è firmato “Amministrazione Comunale”.

Tale iniziativa, peraltro in linea con le recenti analoghe dello stesso Sindaco, comprenderà anche la specifica richiesta di atti d’indagine sull’accertamento specifico dei fatti siccome narrati nel Comunicato.

E’ sconcertante, comunque, che un Amministrazione Comunale, formuli giudizi così offensivi senza prima aver appurato la veridicità dei fatti contestati.

PROGETTO ALASSIO

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