ALASSIO: DEMOCRAZIA E TURISTI DALLO ZIMBABWE

TELECRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE
DI ALASSIO DA UN CITTADINO
Altra prova di arroganza e incapacità
della maggioranza.

Durante il primo punto del consiglio comunale rifiutano di considerare l’art 9 del regolamento da loro scritto e votato, perchè non vogliono votare la nomina del nuovo Presidente del Consiglio che dovevano fare da mesi in sostituzione di Invernizzi.

Durante la discussione ormai senza regole Vinai (dal minuto 39 e 40″ in poi) interviene al posto dei vigili a sequestrare un cartello dalle mani di un cittadino che ironicamente esprimeva il suo pensiero e interrompe senza rispetto la dichiarazione di voto di Galtieri (dal minuto 38 e 30″ in poi). Galtieri paragona Canepa e la sua giunta a Mugabe e la “libera democrazia” dello Zimbabwe con cui Alassio si è recentemente gemellata per favorirsi importanti flussi turistici.
Il presidente Giacomo Nattero esausta della situazione tira fuori le palle, sostiene che il regolamento va rispettato in tutto e anche nell’art 9, quindi abbandona l’aula lasciando il consiglio senza presidente. La maggioranza, i dirigenti, le segretarie non sapevano cosa fare, ma colpo di genio del sindaco che dopo un incertezza iniziale (dal minuto 53 in poi), vuole in sostituzione Arrighetti come prima in ordine di voti, ma la minoranza fa presente che tocca a Patrizia Nattero.
Breve siparietto in cui Canepa e la maggioranza insultano e ironizzano sulla tesi della minoranza. Sospensione. Il sindaco sostiene che quanto detto dalla minoranza non sia vero e poi che valga solo per comuni oltre i 15.000 abitanti. Sparisce l’audio della prima parte di registrazione mentre nessuno tra maggioranza e dirigenti sa cosa fare, ma potete sentire Canepa (dal minuto 56 e 10″ in poi) che sostiene la falsità di quanto detto dalla minoranza.
Dopo un’altra sospensione riprende il consiglio e all’inizio della seconda parte di registrazione il sindaco dichiara che tocca alla Nattero sostituire il presidente del consiglio e non ad Arrighetti esattamente come sosteneva la minoranza. Ancora una volta il sindaco e la maggioranza hanno dimostrato in modo arrogante di non conoscere le leggi o di interpretarle sempre per loro convenienza. Insomma per il momento non sono ancora arrivati i turisti promessi dalla Zimbabwe ma le modalità di amministrare “democraticamente” sono le stesse. 
IL COMUNICATO STAMPA DI PROGETTO ALASSIO
Tanto tuonò che piovve…

9 mesi di gestazione per vedere la Presidenza del Consiglio comunale alassino prima negata al “facente funzioni” (che aveva appena finito di ricevere i complimenti dal Sindaco con tanto di appellativo: Presidente del Consiglio) e quindi affidata alla da tempo designata Patrizia Nattero. Uno scambio di nomi in fin dei conti. Da un Nattero all’altro! Capiamo che al Cittadino di questi cambi e tecnicismi interessi poco. Ma dietro a questa storia di tattiche ed equilibrismi politici si nasconde una incapacità a gestire le situazioni e ad avere rispetto delle persone e delle piu’ elementari regole. Anche le piu’ semplici….

Come questa. Giacomo Nattero per ben nove mesi ha sostituito il Presidente del Consiglio sospeso per effetto della Legge Severino. Lo ha fatto per puro spirito di servizio. Senza percepire il compenso a cui avrebbe avuto diritto. Avendo tutte le responsabilità che il ruolo impone. Sforzandosi di gestire i Consigli con il massimo della imparzialità come richiesto dal compito. Il Sindaco lo ha più volte elogiato per come ha svolto il lavoro. 

Anche il nostro gruppo lo ha apprezzato pur nella consapevolezza di poter contare su di un Consigliere “dimezzato”. In moltissime occasioni abbiamo chiesto di “decidere”. Sostituire il Presidente. Preferibilmente con un Consigliere di minoranza. L’amministrazione alassina per tutto questo tempo ha tergiversato adducendo questioni legali, procedurali, di interpretazione. In realtà per esclusiva incapacità. Incapacità che viene dimostrata ad ogni Consiglio. Ancora oggi la minoranza è dovuta intervenire per evitare alla città errori marchiani. 

A costringere Sindaco e maggioranza a rispettare le regole ha pensato Giacomo Nattero che, davanti all’ennesimo rinvio ha lasciato l’aula consiliare obbligando il Sindaco a sostituirlo. Sostituzione avvenuta, ancora provvisoriamente, con la Consigliera Patrizia Nattero in “panchina” da mesi come già il neo-Consigliere Parodi. Entrati in campo solo grazie alla caparbietà delle minoranze che hanno preteso il rispetto delle regole. 

Regole che anche oggi hanno dimostrato di non conoscere, tanto da doversi fare spiegare dalla nostra Capogruppo la corretta procedura. I Cittadini sono forse disinteressati a queste faccende. Ma una Amministrazione che non rispetta le regole che si è data non rispetterà neppure le regole che garantiscono i Cittadini stessi. Canepa non rispetta le regole. Canepa non può imporre regole che lui stesso non rispetta. Canepa non rispettando le regole non garantisce Alassio ed i suoi Cittadini. Progetto Alassio continuerà a pretendere il rispetto delle regole anche sfidando le offese maleducate del Sindaco.

Progetto Alassio

 

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