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Alassio

Ad Alassio si respira aria di censura,
nel frattempo iniziano le manovre di Fracchia

Non piacciono ai big (si fa per dire…) del PDL locale le cronache circostanziate delle loro lotte intestine per la successione a Melgrati. Il virus della censura ha contagiato pure la silente (garbato eufemismo) opposizione che ha già un Candidato sindaco (Galtieri), ma preferisce aspettare le calende greche per ufficializzarlo. Per quanto ci riguarda non ci lasceremo condizionare nè da pressioni nè da intimidazioni e continueremo il nostro lavoro di cronisti avendo come unica stella polare il diritto inviolabile dei cittadini ad essere informati.

Nel frattempo una vecchia volpe della prima repubblica è tornata sulla scena politica alassina: Paolo Fracchia, ex assessore DC, oggi uomo di fiducia dell’Europarlamentare Vito Bonsignore ad Alassio. La prima iniziativa politica del “redivivo” Fracchia è stata la creazione della Pro Loco. Ma questo è solo l’inizio. Stando ad indiscrezioni, Il nostro sta lavorando ad una lista civica che potrebbe vederlo Candidato Sindaco. Le solite malelingue insinuano però che Fracchia punti solo a spaventare il PDL e sia disposto a rinunciare alla candidatura in cambio della Presidenza di una società Partecipata.
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