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Alassio

Lo ‘schiaffo’ di La Corte al candidato sindaco Galtieri
“Non divulgare bugie, non giovano e spiego perché”

GALTIERI, QUELLA FUGA IN DISCESA      

Anche Noi per Alassio, ancora una volta, viene tirata in ballo. L’Associazione culturale che rappresento, in poco più di un anno, ha organizzato momenti di aggregazione come “Cineforum”, conferenze sulla salute, di carattere storico, concerti di musica colta e due convegni di livello, uno internazionale sul turismo e un altro sulla depurazione. Nessun contributo pubblico, soltanto la volontà di pochi. Ma oggi “Anche Noi Per Alassio” sembra venga additata come una sorta di aggregazione con esclusivi fini politici pronta a fare e a disfare accordi, alleanze. Ed è il signor Angelo Galtieri, oggi candidato di una lista che si definisce apartitica, ad asserire “Siamo felici che l’accordo sia poi avvenuto tra Pd e “Anche Noi Per Alassio” con sostegno alla lista Avogadro  ma non possiamo accettare che si possa ascrivere responsabilità a chi non ha preteso altro che democrazia e trasparenza…”. 
Carissimo signor Galtieri, pretendente alla poltrona di sindaco, ancora una volta lei non gioca a carte scoperte. “Anche Noi per Alassio” non ha fatto alcun accordo, ha solo tentato, fallendo, di mettere insieme tutte le forze che volevano e chiedevano cambiamento per la città, nella massima trasparenza.  
Nessun candidato con i colori di “Anche Noi”, in nessuna lista. Simpatizzanti sì, anche tra i sostenitori del suo “iX“. Così ritengo necessario, pertanto, rinfrescarle la memoria ricordando che lei si aggregò ad “Anche Noi per Alassio” inviando segnali di collaborazione fino al momento in cui, senza nulla dire a chi l’aveva di buon grado accettata, iniziò la sua organizzazione autonoma. 
Nulla da eccepire, le aggregazioni volontarie, mio caro ex presidente degli albergatori, sono sempre ed esclusivamente un segno di democrazia. 
E’ quando c’è coercizione che l’aggregazione diventa imposizione.
Lei, come si sul dire, per usare un termine ciclistico, ha “succhiato” la ruota fino a quando qualcuno (sicuramente persone, come lei, non iscritte e mai state iscritte a partiti) le hanno detto di tentare la “fuga”. Forse non aveva la squadra completa e, in quel momento, preferì stare nel “gruppo”, non certo per fare l’andatura (sempre termine ciclistico). Così le venne anche proposto, da “Anche Noi per Alassio” un’ipotetica candidatura a sindaco. 
Lei, subito, si schernì affermando, davanti a più testimoni, che si sarebbe messo a disposizione  “per fare il numero uno, due, o altro”. 
L’importante era la causa. 
Nello stesso tempo, però, stava già lavorando a un “progetto” guardandosi bene dal riferirlo a chi l’aveva accolto aprendole le porte di “Anche Noi per Alassio”.
Poi venne l’ufficialità e la chiara volontà, da parte sua, di correre da solo, senza avere tra i piedi “persone ingombranti” come qualcuno dei suoi amici ci ha definiti. Successivamente, “scoperto” si giustificò con il dire “un gruppo di amici mi ha presentato un progetto che ho condiviso…”. Arrivederci, ma neppure grazie.  
Lei per sua scelta, (non voglio pensare che le scelte vengano fatte da altri) ha messo a segno lo scatto di fuga non in pianura, ma in discesa senza sapere che poi ci sarebbe stata la salita. 
Pochi gregari, poi la corsa all’ingaggio dell’ultimo momento. 
Ora lei, al quale auguro di vincere, di fare la volata finale per voltare pagina alla città, non racconti più di fallimenti non voluti, di persone che avrebbero rifiutato il “confronto democratico con metodo aggregativo” (esiste anche l’aggregazione democratica con metodo coercitivo?). 
Signor Galtieri, lei smania per una poltrona e questo l’abbiamo capito. Si ricordi però che non fa parte della mia cultura cercare “seggiole” o “seggioloni”. 
Visto che lei ambisce all’incarico di principale amministratore della sua, ma anche della mia, città, eviti bugie. “Anche Noi per Alassio” non sostiene nessuno. 
Ci siamo limitati a lavorare per svegliare la città, per tentare di non consegnarla nelle mani di chi alle verità preferisce le mistificazioni. Una grande coalizione avrebbe permesso l’alternanza a Palazzo. 
Quattro liste, invece, significano dispersione di voti e, mi permetta, il mettere in mostra la sfrenata ambizione di pochi. 
Con Roberto AvogadroAnche Noi per Alassio” non ha fatto nessun accordo. 
Gli avevamo soltanto chiesto un passo indietro per arrivare a una grande coalizione e l’ex sindaco e senatore aveva accettato
L’unico che ha rifiutato ogni accordo, anche quando da me personalmente sollecitato telefonicamente (sempre alla presenza di testimoni) per evitare il proliferare delle liste, caro Galtieri, è stato lei. 
La “grande coalizione” non escludeva la sua candidatura. 
Scrive di aver lavorato per sei mesi pari a 40 serate. Bravo! 
Ma cosa è stato fatto per la città? 
Ad ogni modo, mi consenta, non sono tra coloro che fanno circolare falsità. 
Prima di scrivere e di parlare mi documento. E’ il mio mestiere. 

       Daniele La Corte  (da ‘Anche Noi per Alassio’)

 

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