Alassio

L’era Melgrati al capolinea
Maggioranza dissolta, inchieste giudiziarie, lotte intestine, ad Alassio volge ormai al termine l’era Melgrati. Nel peggiore dei modi. I sondaggi sono impietosi con l’ultima gestione dell’Architetto alassino e segnalano un malcontento diffuso nella cittadinanza.
Gli Avvoltoi sono già in volo pronti a spartirsi le spoglie di cio’ che resta del PDL. Melgrati vede affondare la sua nave dopo anni, ma -dicono- ha già pronta una scialuppa di salvataggio gentilmente offerta dalla Lega: un seggio alle prossime politiche. Sul “Titanic” rimane lo spaesato Luca Villani che adesso capisce finalmente perchè gli alleati gli hanno ceduto la candidatura a Sindaco…Vincere le prossime comunali è una MISSION IMPOSSIBLE. Si brucerà, ma è giovane e in futuro potrà (forse) riprendersi. E’ triste che di Alassio, un tempo Perla della Riviera, adesso si parli solo nella Cronaca giudiziaria (Grand Hotel, Caso Spiagge, Stadio etc…). Ma ancora piu’ triste è che il programma della ex maggioranza sia rimasto un libro dei sogni: Dove è il Depuratore? Dove è il Teatro? Dove sono i Cinema? Che fine ha fatto la movida notturna (Vele e Capannina hanno chiuso i battenti)? Per non parlare del fallimento del progetto di destagionalizzazione del turismo e della cementificazione selvaggia che ha violentato la Collina, una ex risorsa della Città del Muretto che avrebbe meritato ben altra sorte. Urgono investimenti sul fronte del marketing turistico, urge un “vero” Assessorato al turismo (che manca dai tempi del compianto Carlo Tomagnini), bisogna ricominciare a pensare in grande. Alassio non puo’ rassegnarsi a essere un dormitorio, ma deve puntare all’eccellenza riqualificando e diversificando la sua offerta. La prossima Amministrazione avrà il suo bel da fare per risollevare la Città. Ma una ventata di aria fresca nel palazzo è già un buon inizio.

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