Addio mia bella Laigueglia, addio!
Amare riflessioni di una commerciante a fine stagione |
Beati i tempi – si sente sospirare- in cui si lavorava tre mesi all’anno! Ora si lavora solo durante i week end di questi tre mesi. Ed è proprio in occasione dei week end che, puntuale, scatta il “Multathlon”, in linea con quell’atteggiamento antituristico tipicamente ligure che tanto nuoce a questa bella terra. Multa ai turisti per aver parcheggiato fuori dagli spazi delimitati, multa ai residenti per non aver rispettato di qualche minuto i tempi consentiti nelle aree di parcheggio a pagamento (ormai ovunque), multa ai commercianti per aver occupato pochi centimetri di suolo pubblico aggiuntivo in particolari occasioni, multa ai fornitori che osano violare, per non più di dieci minuti e con le quattro frecce lampeggianti, la zona antistante lo ZTL per le operazioni di carico e scarico fuori orario, multa a chiunque si permetta di esporre la spazzatura al di fuori degli orari stabiliti, in un luogo dove sono stati eliminati pressoché tutti i cestini in favore di una raccolta differenziata selvaggia e folle. Si potrebbe continuare a lungo. Il rispetto delle leggi che regolamentano il codice della strada e che governano una società civile impediscono certamente il dilagare dell’anarchia. La loro mera applicazione, seppur teoricamente e tecnicamente corretta, è espressione di un atteggiamento punitivo che non educa certamente il cittadino, ma che piuttosto contribuisce ad aumentare il malcontento. Quali sono i desideri di tutti (anche di coloro che non hanno il coraggio di esprimerli pubblicamente)? La costruzione di nuovi parcheggi (le aree di sosta a più piani permetterebbero di aggirare gli effettivi problemi di spazio imposti dal territorio), il potenziamento del trasporto pubblico (negli ultimi anni ridotto al minimo indispensabile e non sempre garantito) per limitare la circolazione delle autovetture e il disagio ad essa correlato, strutture turistiche non lussuose ma almeno decorose, una piccola area dedicata ai tanti ospiti a quattro zampe, una Laigueglia pulita e libera dai sacchi di plastica ammassati a bordo strada e da rifiuti di ogni genere trasportati dai gabbiani. Il futuro di Laigueglia è stato già predetto anni orsono dai Ricchi e Poveri, gruppo ligure di autentici poeti: “Paese mio che stai sulla collina (e in riva al mare, per estensione), disteso come un vecchio addormentato, la noia, l’abbandono, niente son la tua malattia, paese mio ti lascio e vado via”. A quel punto, di uno dei borghi più belli d’Italia che ne sarà? Maria Letizia Lombardi (commerciante) |