A Villa Cambiaso

 
 CRONACA DI UNA ANTICA SERATA
 DI CAMPAGNA ELETTORALE

Sottotitolo: gli animi “finalmente” si sono scaldati …

Ieri sera, ore 22.30, salone di Villa Cambiaso (Villapiana), riunione organizzata dal comitato Albamare, i sette candidati sindaci trattano di mobilità.

Mobilità e quindi anche situazione traffico Villapiana. Il sindaco afferma che secondo lui la situazione traffico nella zona va bene così. Il geom. Procopio (comitato Piazza Saffi-Villapiana) chiede di poter confutare le affermazioni del sindaco in quanto le ritiene completamente sbagliate.

E qui si parte.

“Lei un arrogante e maleducato” tuona il sindaco. “Come lo è lei” risponde l’altro. “La pianti”. “No, la pianti lei”. E via.

Il pubblico si scalda. Il moderatore cerca di smorzare i toni ma dalla platea, invece, continua la querelle. L’assessore Molteni, alzatosi in piedi attacca prima il padre e poi la figlia e cioè prima Gianni Manzone (candidato A.P.I.) e poi la figlia.

“Ma cosa stai facendo, ti ricordo che sei candidato in una lista che appoggia Berruti e stai applaudendo chi lo attacca? E stai zitta tu, signorina (cioè “hai ancora il latte sulle labbra”) cosa parli a fare, ma come ti permetti?”

Anselmo (candidato PCL) “Ma come si permette lei, assessore a trattare così una signora? Si vergogni!”

Si cerca di tornare alla calma, ma fuori…

Per inciso, poi Anselmo riuscirà ad esprimere la sua contrarietà alla viabilità attuale per motivi di scarsa sicurezza negli interventi urgenti, per l’aumento di anidride carbonica e altre emissioni dannose, per il traffico e gli ingorghi. E così anche Genta e Ghione. La Debenedetti afferma che la gente deve decidere prima o nel corso d’opera esprimere i propri dubbi forse non sapendo che la raccolta firme (2124) e il sondaggio di opinione contrari alla viabilità imposta non sono mai stati presi in considerazione dall’amministrazione. La Pongiglione afferma che così non va e si allinea alla mancata democrazia partecipata. Marson, scoprendo l’acqua calda, dice che se si voleva ridurre la velocità in zona si doveva fare come ha deciso il Comune ma, essendo la situazione  peggiorata, si devono fare delle opere di cambiamento strutturale (tipo progetto Forzano di abbassare Via San Lorenzo. Forse non sa che, alla sera, specialmente Via San Lorenzo è una pista automobilistica ad un solo senso.

Ma torniamo a “fuori”. Esponenti del PD continuano ad attaccare Manzone definendolo traditore, definendo Aschiero “tumore della coalizione”. Volano i termini “lecca****”. La Digos sta per intervenire. Manzone si dfende “io voglio portare avanti il mio discorso su Villapiana dall’interno dell’amministrazione e Berruti lo sa” “No, così fai gli interessi di Marson” e avanti così.

La fine di tutto? Vedremo Martedì.

CONSIDERAZIONI FINALI:

   Nel 2011 forse, pur cambiando nome e “ragione sociale”, alcuni neoesponenti del PD sono ancora ancorati alla vecchia disciplina di partito. “Se lo dice il Partito va bene così”. Io sarò un “vetero-comunista” (candidato nel PCL) ma se qualcosa non mi va ho la facoltà di dissentire.

   Pur essendo in democrazia, se ad una persona non va bene almeno una cosa della politica di un sindaco, lo stesso si deve zittire, accettare supinamente, non proferire alcun dissenso ed esaltare il “Vate” sempre ed in ogni momento.

  Il signor sindaco ha perso l’ennesima occasione di dar voce alla gente “arrogante” ma preparata.

Concludendo, VEDETE VOI DOMENICA E LUNEDÍ

Marino Masala

Condividi

Lascia un commento