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A Savona pochi i seguaci del nuovo partito di Toti, nonostante le promesse “da marinaio” di Vaccarezza

Giovanni Toti dice addio a Silvio Berlusconi e a Forza Italia, sta costruendo un partito satellite della Lega. A marzo, il governatore della Liguria, si prepara a lanciare la “lista civica arancione” pronta ad allearsi con il Carroccio alle regionali dell’anno prossimo.
Il simbolo c’è già: campo arancione, scritte bianche e blu, il nome “Vince la Liguria – Toti presidente”.
Da La Spezia a Ventimiglia al movimento totiano stanno aderendo tanti Sindaci delle liste civiche di centrodestra.
Solo a Savona, Toti e il suo fido Vaccarezza hanno qualche difficoltà a raccogliere proseliti nel centro destra, soprattutto tra i consiglieri più votati.
La Caprioglio è del tutto inaffidabile, dal gruppo Vince Savona nessuna adesione (la sola Camilla Ciccarelli pare incerta).
Degli altri Consiglieri il più convinto è Alberto Marabotto a cui hanno promesso la carica di Vicesindaco a Vado, anche se alla Giuliano pare non sia gradito nonostante il nome di Marabotto faccia parte del pacchetto dell’accordo politico Giuliano-Vaccarezza-Ripamonti.
Ci sono poi la Olin e la Saccone che, su suggerimento di Vaccarezza, si dice abbiano votato alle provinciali addirittura la finalese Badano appena uscita dal PD.
E’ ormai certo che Vaccarezza ha usato le elezioni provinciali pro domo sua (tra un anno si vota per la Regione) ma a Savona pochi lo stanno seguendo, chi ha un buon pacchetto di voti se li tiene stretti e tende a rimanere col più affidabile Scajola.

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