Tramontata in zona Cesarini e per motivi ancora misteriosi la costituzione di una lista civetta del centrodestra, a Quiliano la competizione è ufficialmente a due: Isetta contro Fersini, ma con due strategie comunicative completamente diverse.
Isetta, che dietro non ha partiti, ma solo un gruppo di cittadini, anche eterogenei fra loro, ma uniti da un progetto comune per Quiliano, ha fatto inserire nel logo della lista la dicitura “con Isetta sindaco”.
Il nome di Fersini non compare invece nel logo della sua lista “Quiliano domani”. D’altra parte la scelta è anche comprensibile visto il gran numero di sostegni che l’ex manager di Tirreno Power ha alle spalle: il partito democratico (che mai nella sua storia ha perso il controllo di Quiliano), MDP (il Movimento di Speranza tornato per direttiva nazionale alla casa madre e che schiera in lista Elvio Tarditi), industriali e confederali.
Il centrodestra poi, fuori dalla competizione, guarda di buon occhio, a Vado Ligure come a Quiliano, una conferma delle amministrazioni uscenti.
Certo resta impressionante il ricordo del numero monstre di cittadini quilianesi che nel 2014 annullarono la scheda, la lasciarono bianca o non andarono a votare. Ben 2.294, superiori addirittura ai voti presi dalla lista che vinse le elezioni.
Probabilmente questa volta la spunterà chi riuscirà a portare a votare gli astenuti della volta scorsa.
Progetto comune con Isetta sindaco o, a conferma dell’amministrazione uscente, Quiliano domani. Un domani che sa già di oggi e anche di ieri.