Le dichiarazioni furbesche e contraddittorie, addirittura a tratti confuse di Miceli si commentano da sole. Anche le risposte degli amministratorei locali e del PD sono però assai sibilline… |
il presunto adeguamento degli attuali gruppi esistenti secondo le BAT (migliori tecnologie disponibili) da loro proposto è chiaramente impossibile, e l’ abbiamo più volte dimostrato dati alla mano , con documenti che sono pubblicati anche sul portale dell’ Ordine dei Medici di Savona. E allora perchè continuano a tirare fuori questo concetto inapplicabile? Lo ripetiamo: i vecchi gruppi sono così obsoleti che non possono essere adeguati alle BAT. Il fatto che non lo dicano, ma anzi che sostengano il contrario, si commenta a sua volte da solo come le dichiarazioni di Miceli. Sanno benissimo che l’ unico modo per abbattere drasticamente l’ attuale inquinamento, a livelli ancora inaccettabili ma sicuramente sensibilmente inferiori agli attuali, sarebbe stato quello di abbattere i gruppi obsoleti e costruirne 2 nuovi di zecca a polverino di carbone con ciclo ultrasupercritico, senza aumentarne la potenza di 660 MW. Questa sarebbe una proposta degna di considerazione da parte di politici che volessero conservare il carbone ma ridurne l’ inquinamento, se non fosse che non più tardi di 2 anni fa hanno permesso la costruzione di un gruppo a turbogas da 760 MW che ovviamente rende del tutto ingiustificato l’ impiego del carbone dalle nostre parti, che invece deve essere sostituito dal gas, perché non sussistono necessità energetiche da soddisfare. Inoltre non lo propongono perchè sanno che T P non accetterebbe mai di spendere i miliardo e passa di euro per continuare a guadagnare quanto prima: e quindi perpetuano l’ inganno, confondendo la ristrutturazione dei vecchi gruppi con il loro abbattimento totale e totale rifacimento. Se non fosse appena stata costruita la centrale a gas, un progetto del genere avrebbe potuto, , rispetto alle condizioni disastrose in cui ci troviamo adesso, essere anche ragionevole. Ovviamente adesso abbiamo la centrale a turbogas che basta e avanza, anche sul fronte dell’ inquinamento, per cui la partita del carbone deve chiudersi definitivamente qui. Richiamo pertanto le forze politiche, sindacali e sociali ad acquisire quella serietà intellettuale di cui finora hanno dimostrato carenza, a vantaggio invece dell’ opportunismo e dell’ opacità, nella miope ricerca di un consenso effimero che non può risolvere i problemi primari della società. Dottor Paolo Franceschi Pneumologo, ISDE Italia Referente scientifico della Commissione Salute e Ambiente Dell’ Ordine dei Medici di Savona. |