La notizia ci dice due cose. La prima è che ci saranno delle boe alle quali potranno attraccare dei panfili che possono raggiungere notevoli dimensioni. Di fatto monopolizzeranno il molo come struttura, il mare frontaliero e quello di lato al molo stesso impedendo l’uso delle acque a chi pratica la pesca. Sono pochi ormai i pescatori a Laigueglia, ma sono una realtà. Foss’anche uno solo la comunità dovrebbe tutelare lo svolgimento della sua attività al meglio. Tanto più che oltreché lavorare fa anche turismo . A livello di immagine il Vecchio Borgo Marinaro ha di fatto un ritorno maggiore da quelle due barche piuttosto che da yacht che drogheranno le ancora limpide acque destinate alla balneazione con residui oleosi e odorosi di petrolio. La seconda sono queste manifestazioni approssimate e caserecce che hanno come connotazione la quantità. La qualità di altre che sono ben più importanti e significative va così stemperandosi e confondendosi in questo spirito festaiolo che almeno fin’ora ha coinvolto poche persone e disturbato molte altre. La caciara come refrain estivo può andare se è fatta bene. Se lasciata come dice la nota nelle mani di improbabili guitti di provenienza incerta il discorso cambia. Bisognerebbe vedere dal fatturato quanto costano alla comunità e poter valutare.Quindi problema di gusto e problema contabile.
