Mallare nel cuore. Il nuovo campo di battaglia del centrodestra savonese

Vaccarezza e Astiggiano

Cosa sta succedendo a Mallare, piccolo comune dell’entroterra savonese incastonato tra i boschi della Valbormida? Niente che turbi il sonno dei suoi abitanti, ma qualcosa che inquieta – e non poco – le acque già agitate della politica provinciale.

Pare infatti che Mallare sia diventata, suo malgrado, il nuovo terreno di scontro interno al centrodestra. Un classico copione già visto altrove nella vallata: guerre di potere locali che si travestono da grandi battaglie ideologiche, ma che alla fine si riducono a dispute personali, ambizioni incrociate e alleanze ballerine.

Sotto assedio c’è il sindaco in carica,Flavio Astiggiano, un avvocato che ufficialmente è amico di tutti, ma che evidentemente lo è un po’ di più con alcuni. A rompere il silenzio è stato Angelo Vaccarezza, figura centrale nel panorama politico del centrodestra ligure, che ha preso carta e penna – o forse smartphone e social – per cantare un inno di solidarietà al sindaco, chiarendo senza troppi giri di parole chi fosse il vero bersaglio della mozione di sfiducia….leggi

Un’azione coordinata, quella dei consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, che nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale hanno fatto mancare i numeri al primo cittadino. La conseguenza? Una mozione di sfiducia formalmente depositata e da discutere, con urgenza, nel prossimo Consiglio. C’è chi parla già di “colpo di mano”, chi di “resa dei conti”, ma tutti concordano su una cosa: la questione non è affatto chiusa.

A complicare ulteriormente il quadro arriva da Genova un colpo di scena degno delle migliori fiction istituzionali. Pare infatti che il presidente regionale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si sia interessato personalmente al caso di Mallare. Non si sa bene a che titolo, né con quale mandato, ma l’episodio è bastato per accendere sospetti e ironie: una gita fuori porta travestita da missione istituzionale?

Per ora, niente panico. I cittadini di Mallare possono stare tranquilli: se il sindaco cadrà, arriverà un commissario prefettizio, che traghetterà il Comune  fino a nuove elezioni.(Dopo il 28 febbraio gli scioglimenti anticipati dei consigli comunali implicano lunghi commissariamenti con slittamento alla primavera dell’anno successivo. Per Mallare, primavera 2026)
Nulla cambierà davvero nella quotidianità del paese, almeno all’apparenza. Ma ancora una volta, la politica savonese – e soprattutto quella valbormidese – mostra il suo volto litigioso, personalistico e spesso incomprensibile ai più.

Mallare diventa così il simbolo di un meccanismo più ampio: un laboratorio di dinamiche locali dove le rivalità interne al centrodestra sembrano trovare terreno fertile. Non per costruire, ma per smontare. E poi, forse, per ricostruire, ma solo a patto di aver vinto la propria battaglia personale.

Intanto i cittadini osservano, forse rassegnati, forse divertiti. Perché in fondo, in Valbormida, si è abituati a tutto. Anche a diventare, per un momento, il centro del mondo politico provinciale.

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