Savona, allarme imprese: nel 2024 saldo negativo di 78 unità
Il tessuto economico della provincia di Savona continua a perdere pezzi. Secondo l’analisi della Camera di Commercio Riviere di Liguria, nel 2024 il saldo tra aperture e chiusure di imprese si attesta a -78 unità, con un totale di 28.528 imprese registrate al 31 dicembre. Il dato conferma una tendenza negativa che riflette la crisi di alcuni settori produttivi, mentre si segnalano segnali di crescita solo per costruzioni e servizi.
I dati mostrano un calo significativo nel settore agricolo (-2,54%), industriale (-0,11%) e commerciale (-1,99%), mentre i comparti delle costruzioni (+0,51%) e dei servizi (+0,56%) registrano una leggera ripresa. La situazione complessiva rimane comunque fragile, con un incremento del numero di cessazioni rispetto alle nuove aperture.
Nel dettaglio, nel 2024 le nuove iscrizioni sono state 1.528, in lieve aumento rispetto alle 1.480 del 2023. Tuttavia, le cessazioni sono cresciute più rapidamente, passando da 1.574 a 1.606. Questo trend si traduce in un saldo negativo che pesa sull’economia locale.
Rispetto al resto del Paese, la provincia di Savona mostra una dinamica meno favorevole. Il tasso di crescita locale si attesta al -0,27%, mentre la media della Liguria è del +0,21%, quella del Nord-Ovest del +0,69% e quella nazionale del +0,62%. Un divario che evidenzia le difficoltà del territorio savonese nel tenere il passo con altre aree più dinamiche.
Un dato positivo emerge dall’analisi delle forme giuridiche delle imprese: le società di capitale risultano in aumento, con un saldo positivo di 167 unità rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno suggerisce un’evoluzione del tessuto imprenditoriale verso modelli più strutturati e resistenti alle crisi congiunturali.
Nonostante il quadro generale negativo, alcune realtà locali mostrano segnali incoraggianti. Savona capoluogo registra un saldo positivo di 22 imprese, raggiungendo un totale di 5.628 attività. Ancora meglio Finale Ligure, con un saldo positivo di 21 imprese su un totale di 1.593. Questi dati suggeriscono la presenza di una dinamica economica più vivace in queste aree rispetto al resto della provincia.
Il vice presidente della Camera di Commercio, Alessandro Berta, ha evidenziato come il momento di debole crescita imponga una riflessione sulle strategie per rilanciare l’economia locale. Il passaggio verso forme giuridiche più complesse potrebbe rappresentare una risposta alle difficoltà, ma resta fondamentale creare condizioni favorevoli per le imprese, incentivando investimenti e sostenendo i settori più in difficoltà.
Savona si trova dunque di fronte a una sfida cruciale: invertire il trend negativo e costruire un ambiente favorevole allo sviluppo imprenditoriale, puntando su innovazione, infrastrutture e supporto alle nuove attività.