Vi scrivo per segnalare un fatto a proposito di pulizia della città. Stamattina alle 7:40, dietro la stazione, in via Tissoni, ho assistito a una scena singolare. Una spazzatrice e un operatore con il soffiatore erano all’opera, causando una coda infinita di veicoli che ha richiesto parecchi minuti per essere smaltita.
Con tutto il rispetto per i lavoratori che, tra l’altro, erano impegnati al freddo, è lecito chiedersi chi gestisca il servizio e, soprattutto, con quale logica vengano pianificate queste operazioni.
La città soffre già di una viabilità congestionata a causa delle discutibili decisioni prese dall’amministrazione locale. A ciò si aggiunge la scelta di far operare mezzi ingombranti per la pulizia urbana in orari di punta del traffico, in una zona che, oltretutto, vede la presenza di ben quattro scuole nel raggio di pochi metri.
La fascia oraria che va dalle 7:00 alle 8:30, soprattutto nel tratto dalla Rocca, via Tissoni alla stazione ferroviaria, è notoriamente critica per il traffico. Eppure, nonostante questa evidenza, la spazzatrice e il soffiatore sono stati fatti operare proprio in quel momento, creando ulteriori disagi agli automobilisti che si recano al lavoro e alle famiglie che si spostano per accompagnare i figli a scuola
Questa situazione solleva interrogativi sulla pianificazione del servizio. È davvero necessario far lavorare i mezzi in orari tanto delicati? Non sarebbe più logico svolgere queste attività in fasce meno trafficate, come le prime ore del mattino o la tarda serata?
La mancanza di coordinamento appare evidente, e viene da chiedersi se esista un piano ragionato o se, piuttosto, gli operatori godano di una sorta di “liberi tutti”. La scelta di procedere con la pulizia in una zona nevralgica, senza tenere conto del flusso del traffico e delle esigenze della cittadinanza, denota una grave carenza di visione strategica.
La città ha bisogno di una gestione più attenta e organizzata, che non solo garantisca la pulizia delle strade ma lo faccia in maniera intelligente, rispettando i tempi e le necessità della comunità. È ora che chi gestisce questi servizi si interroghi sull’efficacia e sulla sostenibilità delle proprie decisioni.
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