Ci ha scritto un dipendente SEA-S

Gentile Redazione di Uomini Liberi,
scrivo questa lettera in qualità di dipendente di SEA-S per esprimere il mio disappunto riguardo alcune recenti decisioni della dirigenza che ritengo poco rispettose nei confronti di chi, come me, lavora quotidianamente per garantire un servizio essenziale alla comunità.

Non ho partecipato al recente rinfresco organizzato dall’azienda, non per mancanza di spirito collaborativo, ma per una precisa scelta di dissenso. Mi è stato riferito che l’evento sia costato circa 2.000 euro, con la presenza di quattro camerieri, bottiglie di ogni tipo e, a quanto pare, anche persone esterne all’azienda. Una spesa che considero superflua, soprattutto alla luce delle difficoltà che affrontiamo quotidianamente, come la mancanza di mezzi adeguati per svolgere il nostro lavoro in condizioni dignitose.

Forse si vuole dare l’impressione che tutto proceda per il meglio, ma la realtà che viviamo ogni giorno è ben diversa. Se invece di organizzare un evento di rappresentanza si fosse pensato a distribuire anche solo 50 euro in più a ciascun dipendente, si sarebbe fatta una scelta più giusta e sicuramente più apprezzata da tutti.

Un altro tema che desidero sollevare riguarda la gestione delle ferie dei dipendenti prossimi alla pensione. Invece di permettere loro di godere delle ferie maturate, l’azienda preferisce pagarle, andando contro le normative vigenti che vietano espressamente il pagamento delle spettanze ferie non godute, salvo casi eccezionali. Questo comportamento non solo grava inutilmente sui bilanci aziendali, ma dimostra anche una scarsa attenzione alla corretta gestione delle risorse umane.

Spero che queste mie parole possano far riflettere chi di dovere e portare a un cambiamento concreto, nell’interesse di tutti i dipendenti e dell’intera organizzazione.

Cordiali saluti e buone feste.

Dipendente SEA-S

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