Tra auto o linea 3 per i bambini che frequentano la scuola del Santuario sarebbe meglio uno scuolabus

Ogni giorno, molti bambini di Savona affrontano un viaggio verso il Santuario per frequentare la scuola. Nonostante esista un’alternativa “green” rappresentata dall’autobus di linea numero 3, molte famiglie preferiscono muoversi in macchina, scoraggiate dall’inaffidabilità del servizio pubblico. Non di rado, infatti, l’autobus passa in anticipo, lasciando a piedi i passeggeri, tra cui i bambini e i volontari che li accompagnano.

Attualmente, la gestione dei piccoli passeggeri è affidata a un gruppo di volontari coordinati da Auser. Questi volontari si occupano di accogliere i bambini alle fermate e di accompagnarli a scuola, garantendo che abbiano un posto a sedere sull’autobus per evitare che cadano durante il viaggio. Tuttavia, le difficoltà non mancano: i volontari sono sempre meno e spesso sono costretti a operare da soli, contravvenendo al regolamento che prevede la presenza di almeno due o tre persone per turno.

Il Comune si fa carico dei costi dei biglietti per i bambini e per i volontari, ma resta un’incertezza sulla gratuità del servizio in base all’età. Nel frattempo, le famiglie, insieme ad alcuni membri di Auser, stanno cercando di ottenere uno scuolabus dedicato. Un servizio che, nei comuni limitrofi, è una realtà consolidata, anche se comporta una spesa media annua di 100-200 euro per famiglia.

Un costo che molte famiglie sarebbero disposte a sostenere, considerando che il viaggio verso il Santuario da Savona implica circa 20 km al giorno, andata e ritorno, con un impatto economico e ambientale significativo.

Un ostacolo al progetto scuolabus potrebbe essere rappresentato dai vertici di TPL Linea, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale.
Alcuni addetti ai lavori hanno segnalato la possibilità di incontrare resistenze, complicando ulteriormente la situazione.
Di fronte a questa situazione, appare evidente la necessità di un servizio di scuolabus dedicato per i bambini di Savona che frequentano il Santuario. Non solo migliorerebbe la sicurezza e la puntualità, ma allevierebbe anche la pressione sulle famiglie e sui volontari, che da anni sostengono un sistema precario.
La speranza è che le istituzioni locali riescano a superare le resistenze e a collaborare per fornire una soluzione concreta, ponendo fine a una situazione che grava inutilmente su genitori, bambini e volontari.

Ad esempio la linea 13, che collega La Rusca Alta a Savona è spesso vuota, utilizza autobus dello stesso modello impiegato come scuolabus in altri comuni. Percorre anche via Firenze, una strada particolarmente stretta e difficile da gestire per un mezzo così ingombrante. Come testimonia la foto che documenta la difficoltà dell’autobus (modello che spesso viene usato come scuolabus tinto di giallo) numero 13 in via Firenze

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