Proteste e malumore in SEAS: gestione premi e coordinamento sotto accusa

Malumore e proteste a SEAS, l’azienda che gestisce i servizi di raccolta rifiuti e pulizia urbana a Savona, per la recente decisione di assegnare un premio ai dipendenti. Il premio, pari a 250 euro, non è stato distribuito a tutti i lavoratori, generando malcontento e interrogativi sulle modalità di attribuzione.

Tradizionalmente, in aziende simili, i premi vengono distribuiti in base a criteri trasparenti come il livello professionale, l’anzianità di servizio e altri parametri definiti. Tuttavia, in questo caso, non è chiaro con quale logica il premio sia stato assegnato a pochi, lasciando fuori la maggior parte dei dipendenti. Il fatto che SEAS sia una società pubblica, e non privata, rende ancora più urgente una spiegazione chiara e una gestione equa delle risorse. Della faccenda si stanno interessando i sindacati.

Oltre alla questione del premio, i lavoratori fanno emergere altre criticità che suscitano perplessità. SEAS è costituita da diverse società partecipanti, tra cui Docks Lanterna Spa e Idealservice Soc. Coop. Pare che le diverse società coinvolte non comunichino adeguatamente tra loro. Questo problema si riflette operativamente, con interventi sovrapposti e inefficaci.

Un esempio emblematico è rappresentato dal servizio di pulizia urbana: le spazzatrici di una delle società puliscono una determinata area della città, solo per vedere SEAS intervenire successivamente nella stessa zona, spesso a poche ore di distanza. Questo tipo di duplicazione non solo risulta inefficiente, ma anche economicamente svantaggioso, sollevando interrogativi sulla gestione complessiva dell’azienda.

I dipendenti chiedono maggiore chiarezza, trasparenza e un miglior coordinamento tra le varie entità che compongono SEAS. L’assenza di una visione integrata e di una gestione condivisa rischia di minare ulteriormente il clima aziendale, già segnato da insoddisfazione e proteste.

La cittadinanza, dal canto suo, si aspetta un servizio più efficiente e una gestione delle risorse pubbliche all’altezza delle necessità. Resta da vedere come SEAS risponderà alle critiche e se verranno intraprese azioni correttive per garantire equità e trasparenza nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti.

Condividi

Lascia un commento