Savona. La commissione consiliare di ieri, convocata per discutere il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027, ha riacceso il dibattito sul rispetto istituzionale e sull’effettiva funzionalità del confronto democratico tra maggioranza e opposizione. Un appuntamento cruciale, data la rilevanza del DUP come strumento strategico e operativo per il governo cittadino, si è trasformato nell’ennesimo scontro politico.
La seduta si è aperta con la presentazione dell’assessore al bilancio, Silvio Auxilia, che ha esposto in pochi minuti la sezione operativa del documento, rimandando al 30 luglio scorso l’approvazione della parte strategica in consiglio comunale. Tuttavia, l’assenza di numerosi assessori e, soprattutto, del sindaco, ha scatenato le critiche delle opposizioni.
Fabio Orsi, consigliere di minoranza, ha espresso il proprio sdegno: “Presentare un documento così importante in 5 minuti è un insulto al ruolo della commissione e ai suoi membri. Questa doveva essere l’occasione per un confronto approfondito, ma la maggioranza non sembra interessata al dibattito.”
Orsi ha anche sottolineato l’assenza di figure chiave: dall’assessore ai lavori pubblici a quello dei rifiuti, fino a quello al sociale, deleghe fondamentali per comprendere le implicazioni del documento.
Il presidente della commissione, Andrea Bruzzone, ha difeso il proprio operato, spiegando di aver richiesto la presenza del maggior numero possibile di assessori, ma di non avere il potere di imporne la partecipazione. Una giustificazione che non ha convinto Orsi, il quale ha ribadito: “È tuo compito tutelare i diritti della commissione. Non possiamo accettare che un documento di 217 pagine venga liquidato in pochi minuti, senza una discussione seria.”
L’assessore Francesco Rossello ha tentato di stemperare i toni, spiegando il cambio di procedura che da due anni separa l’approvazione del DUP da quella del bilancio. Ma la questione sollevata dall’opposizione è andata oltre i tecnicismi: si tratta di rispetto istituzionale e di un problema più ampio, quello di una maggioranza percepita come disinteressata al confronto.
La critica di Orsi è stata tagliente: “Organizziamo la nostra vita lavorativa per partecipare, ricevendo compensi simbolici, mentre gli assessori, ben pagati, non trovano il tempo per confrontarsi. Questo è un insulto a noi, ma anche ai cittadini che rappresentiamo.”
L’episodio di ieri non è isolato. Da tempo l’opposizione denuncia un atteggiamento di sufficienza da parte della maggioranza, che si traduce in un dialogo superficiale o addirittura inesistente. La mancata presenza del sindaco alla discussione del DUP, definito non solo un documento tecnico ma anche politico, è stata interpretata come l’ennesimo segnale di questa distanza.
L’assenza di figure chiave nella presentazione del DUP rappresenta una perdita per l’intera città di Savona. Un documento di programmazione triennale dovrebbe essere il risultato di un confronto approfondito e inclusivo, capace di tenere conto delle esigenze di maggioranza e opposizione. Se il rispetto istituzionale viene meno, si rischia di svuotare di significato il ruolo stesso delle commissioni e, in ultima analisi, di compromettere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Il rispetto del dialogo e della partecipazione non sono semplici formalità, ma il fondamento di una buona amministrazione. Per Savona, è tempo di invertire la rotta.