Le ex colonie marine della Liguria rappresentano un patrimonio storico complesso, spesso al centro di progetti di riqualificazione che sollevano dubbi di speculazione edilizia. Le vicende delle ex colonie di Chiavari, Celle Ligure e Mezzanego offrono una panoramica di un fenomeno in cui lo sviluppo economico si scontra frequentemente con la salvaguardia del territorio e della memoria storica.
Chiavari e Celle Ligure: trasformazioni di lusso
A Chiavari, la storica Torre Fara, un tempo colonia marina per bambini, è stata trasformata in un complesso residenziale e alberghiero di alto livello, senza suscitare particolari controversie.
Più complessa è invece la situazione delle ex Colonie Bergamasche a Celle Ligure, dove l’operazione immobiliare condotta dalla società Punta dell’Olmo, riconducibile al Gruppo Spinelli, ha incontrato forti critiche.
Il progetto ha sollevato dubbi da parte di cittadini e ambientalisti sulla conformità urbanistica e sul rispetto dei vincoli paesaggistici. La procura sta ancora indagando per possibili rischi di speculazione edilizia. Del progetto contestato, oltre a innumerevoli articoli di giornale si sono interessati molti programmi televisivi di inchiesta (l’8 dicembre prossimo se ne parlerà a Report)… QUI MOLTI ARTICOLI
Le Ex Colonie Milanesi: un progetto in stallo
Sempre a Celle Ligure, le ex Colonie Milanesi, costruite nel 1902 per ospitare bambini durante le vacanze estive, sono rimaste in stato di abbandono dal 1997. La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) aveva acquisito l’area nel 2015 con l’intento di trasformarla in un grande complesso turistico-ricettivo, comprensivo di albergo, centro congressi e spa. Tuttavia, il progetto si è arenato: nel 2021 CDP ha ritirato il permesso a costruire, lasciando l’area in una condizione di degrado e incertezza.
Questa vicenda ha alimentato ulteriori timori sulla possibilità che eventuali nuovi sviluppi possano configurarsi come speculazioni edilizie, compromettendo il valore storico e ambientale dell’area.
La ex colonia Devoto: una storia di abbandono
Diverso è il caso della ex Colonia Devoto, situata nell’entroterra al Passo del Bocco, nel comune di Mezzanego. Questa struttura, che ha ospitato un collegio, una colonia per bambini, un centro per malattie polmonari e per il recupero di tossicodipendenti, è abbandonata dagli anni Settanta. Nonostante i numerosi progetti ventilati, l’immobile, oggi di proprietà dell’associazione piemontese “Madonna dei Boschi”, rimane in un limbo. La sua posizione meno strategica rispetto alle colonie costiere rende difficile attrarre investimenti significativi.
Un fenomeno di speculazione generalizzata?
Le vicende di Chiavari, Celle Ligure e Mezzanego evidenziano una dinamica comune: le ex colonie, nate per finalità sociali ed educative, vengono sempre più spesso riconvertite in progetti immobiliari di lusso. Tuttavia, mentre le strutture costiere attirano investimenti grazie alla loro posizione strategica, quelle dell’entroterra, come la Colonia Devoto, rischiano l’oblio.
Questi casi sollevano interrogativi più ampi sulla gestione del patrimonio storico. La necessità di riqualificare edifici abbandonati si scontra con il rischio di snaturare il territorio attraverso operazioni speculative, minando il delicato equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale.
La Liguria, con il suo ricco passato di colonie marine, si trova quindi a un bivio: preservare la memoria storica e paesaggistica o cedere alle pressioni del mercato immobiliare? La risposta per ora propende più per la seconda ipotesi