Andrea Orlando si trova di nuovo nel classico dilemma che attanaglia i grandi politici di casa nostra: restare nel rassicurante abbraccio della Liguria o tornare onorevole nella Capitale. Certo, per lui le due opzioni non sono proprio identiche: Genova lo accoglierebbe con un po’ di mare, focaccia e quel Consiglio Regionale dove tutti si conoscono ma rinunciando al parlamento perderebbe potere a livello nazionale
Quindi ecco la soluzione al problema: rimanere il liguria se in cambio da Roma, riceverà un incarico prestigioso nel partito, magari una scrivania con vista sul caos di Largo del Nazareno.
Fonti vicine al deputato assicurano che Orlando è combattuto, ma, chissà perché, i suoi dubbi sembrano dissolversi come nebbia mattutina davanti ad ruolo nazionale che lo vedrebbe impegnato sul fronte della re-industrializzazione ecologica.
Per ora, il nostro Andrea rimarrà comunque fedele alla Liguria. Ma solo per martedì, quando si insedierà il nuovo Consiglio Regionale. “Sono qui per il territorio!”, sembrerà dire, con un piede già sulla scaletta del treno per Roma Termini. E i suoi colleghi? Alcuni tifano per una sua partenza immediata, mentre altri lo vedrebbero bene in un doppio ruolo. Qualunque sarà la decisione Orlando saprà farla sembrare la scelta più naturale del mondo sempre il bene della Liguria e dell’Italia Dopotutto, se c’è una cosa che sa fare bene, è stare al centro del dibattito.