Savona, Albisola Superiore, Albissola Marina: unite nella frustrazione, divise nella capacità di non combinare nulla. Mentre i sindaci Russo, Garbarini e Nasuti affilano le penne per scrivere ad ANAS e al Ministero delle Infrastrutture, la popolazione si chiede se queste lettere vengano scritte a mano su carta pregiata o se siano solo il risultato di una chat GPT particolarmente ispirata.
Nel frattempo, i lavoratori del cantiere dell’Aurelia Bis presidiano l’ingresso come moderni “guardiani del Nulla”, bloccati da una crisi che sa di commedia dell’assurdo: stipendi non pagati da mesi, dimissioni a raffica, e contratti lasciati scadere come yogurt dimenticati in frigo. Eppure, ci rassicurano, tutto è sotto controllo! Anas garantisce: “L’opera sarà consegnata entro il 2026”. Certo, se tutto va bene nel 2026 avremo un’altra pandemia e l’Aurelia Bis sarà l’ultimo dei problemi.
Ma il vero colpo di teatro arriva con Stefania Scarone del M5S. L’ex candidata sindaco del M5S -PD dopo una campagna elettorale che più che una corsa sembrava una passeggiata domenicale, eccola spuntare, indignata e carica di frasi a effetto. “Serve un tavolo di confronto urgente”. Forse pensa che basti un tavolo per risolvere un problema che ormai richiede un intero mobilificio.
Scarone attacca tutti: i sindaci, la Lega, il Viceministro Rixi, il governo, le nuvole.
Un tavolo ci vorrebbe, però in un bar sulla spiaggia, con spritz e bruschette, per rendere più digeribile la situazione.
La verità è che l’Aurelia Bis è diventata il simbolo perfetto della politica savonese: tanti proclami, pochi fatti, e un pubblico sempre più disilluso. Forse sarebbe il caso di trasformare il cantiere in un’attrazione turistica: un parco tematico sull’inefficienza italiana. Biglietti a prezzo scontato per i cittadini savonesi e albisolesi, che il dramma lo vivono ogni giorno.
Fino ad allora, possiamo solo sperare che queste lettere, tavoli e proteste portino a qualcosa di concreto. Ma, per sicurezza, prepariamoci a festeggiare il Capodanno del 2026 con i cantieri ancora aperti e un nuovo comunicato: “Stiamo lavorando per voi”.