Liguria al Voto: affluenza e maltempo, la sfida per il futuro della regione

Le elezioni regionali in Liguria si svolgono in un contesto di numeri rilevanti e con molte incertezze legate all’affluenza, specialmente per via delle condizioni meteo avverse. Si apre quindi una riflessione su come questo elemento influirà sulla partecipazione alle urne, che negli ultimi decenni ha visto una tendenza in calo.
Questa tornata elettorale interessa oltre 1,3 milioni di elettori liguri (732.011 elettori a Genova, 243.868 nella provincia di Savona, 186.801 nella Spezia, e 179.006 a Imperia). La provincia di Savona esprime ben 94 candidati su un totale di 570, in una competizione che assegnerà 30 seggi regionali, di cui 13 spettano alla circoscrizione di Genova, 4 a Savona, 4 alla Spezia e 3 a Imperia.

Negli ultimi dieci anni, la partecipazione elettorale ha subito un calo progressivo. L’affluenza, che nel 2010 era del 60,92%, è scesa fino al 53,42% nel 2020, un dato comunque superiore al minimo storico del 50,68% del 2015. .
Oggi, però, l’incognita del maltempo rischia di condizionare ulteriormente la partecipazione alle urne. Le previsioni non sono promettenti e in una regione che si affaccia sul mare e conosce bene le conseguenze delle perturbazioni autunnali, l’attenzione rimane alta. È ancora da vedere se questo sarà un fattore decisivo nell’orientare la scelta degli elettori a recarsi alle urne.

Nel 2020, Giovanni Toti aveva ottenuto la riconferma con il 56,13% dei voti, battendo il candidato di centrosinistra Ferruccio Sansa, fermo al 38,90%. L’affluenza si era attestata al 53,42%, un risultato che comunque segnava un miglioramento rispetto al 2015, quando Toti aveva sconfitto la candidata del centrosinistra Raffaella Paita con un margine del 6,6%. Tuttavia, nel 2010, la situazione era ben diversa: Claudio Burlando, con una coalizione di centrosinistra, aveva raggiunto il 52,15% dei voti, superando Sandro Biasotti del centrodestra con un’affluenza che sfiorava il 61%.

La provincia di Savona è stata storicamente caratterizzata da un’affluenza leggermente superiore alla media regionale, come nel 2020 quando raggiunse il 55,10%.
Le prossime ore saranno decisive per tracciare il quadro del futuro politico della Liguria. In una regione in cui la partecipazione è stata storicamente altalenante, resta da vedere se l’incognita del meteo e il crescente disincanto dei cittadini avranno la meglio o se, al contrario, prevarrà un rinnovato senso di partecipazione civica.
L’esito delle elezioni sarà il risultato di dinamiche locali e nazionali che riflettono un contesto di competizione bipolare, ma con margini più stretti rispetto al passato.

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