Andrea Orlando punta sulla sua proposta per la Liguria e sottolinea che è costruita su tre pilastri fondamentali: condivisione del benessere, partecipazione democratica per contrastare la corruzione e l’illegalità, e la libertà accessibile a tutti. Ha criticato duramente l’attuale gestione della sanità regionale, in particolare le lunghe liste d’attesa che spingono i cittadini verso il privato, descrivendo la proposta del centrodestra come vuota e basata su promesse superficiali.
Il suo programma si concentra sul miglioramento del rapporto tra porti e città, proponendo un modello in cui la ricchezza generata dalle attività portuali venga redistribuita maggiormente sul territorio. Tra i suoi obiettivi, spiccano il consolidamento delle attività labour-intensive come la cantieristica e le riparazioni navali, il completamento del Cold ironing per ridurre l’inquinamento nei porti, e la creazione di hub energetici che sfruttino fonti rinnovabili. Orlando vuole favorire l’industrializzazione delle aree portuali e promuovere la ricerca legata allo shipping e alla portualità, ispirandosi ai modelli di Barcellona e Valencia.
Marco Bucci, ha attaccato il suo avversario Andrea Orlando accusandolo di ignorare l’importanza della “Blue Economy”. Ha sottolineato che la crescita economica della Liguria deve partire dai porti, che sono la principale industria della regione, e ha presentato un programma che si concentra sul potenziamento delle infrastrutture portuali e la logistica. Tra i punti principali, Bucci ha evidenziato la costruzione della nuova Diga di Genova, la creazione di nuove aree portuali, e iniziative per migliorare i collegamenti con Lombardia e Piemonte, con un focus sulla digitalizzazione e la logistica doganale.
Bucci ha anche parlato di sviluppare il settore delle riparazioni navali, migliorare la formazione dei giovani lavoratori marittimi attraverso fondi regionali e nuove opportunità educative, e sostenere i cantieri per il refitting delle imbarcazioni da diporto. La sua visione è quella di una Liguria che si sviluppa grazie al mare, sfruttando il potenziale dei suoi porti per creare occupazione e crescita economica sostenibile.