VOTIAMO TUTTI NICOLA MORRA: LEGALITÀ E COMPETENZA PER IL BENE DELLA NOSTRA LIGURIA.

Nicola Morra, laureato in filosofia all’Università La Sapienza di Roma e specializzato in Bioetica all’Università degli studi di Bari, nasce a Genova il 5 luglio 1963.
A partire dalla metà degli anni duemila si avvicina, come tanti in allora, al blog di Beppe Grillo, nauseato dalla progressiva e inesorabile mancanza di credibilità di tutti i partiti della politica tradizionale.
Quando viene clamorosamente eletto in Parlamento, nel 2013, in quella gioiosa macchina da guerra che è stato il movimento 5stelle delle origini, Morra si distingue immediatamente dal prototipo del grillino medio per le sue citazioni dotte e la notevole cultura di base che emerge plasticamente ogni volta che apre bocca.
Se da una parte le sue posizioni spesso critiche nei confronti dell’allora capo politico Luigi Di Maio gli sono probabilmente costate l’estromissione da un ruolo di governo che di certo avrebbe meritato, dall’altra parte il suo rigore morale, la sua preparazione e il pallino della legalità financo intesa come stile di vita gli sono valsi nel 2018 la nomina a presidente della commissione parlamentare antimafia.
Appena eletto Morra ha subito ricordato una citazione di Paolo Borsellino: “Dobbiamo sconfiggere la mafia. Dovrà essere combattuta ogni illegalità, ogni silenzio, in quanto ciò è terreno fertile per quella pianta schifosa che vogliamo estirpare con tutte le nostre forze. Dobbiamo fare trionfare definitivamente quel fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
In qualità di presidente della commissione antimafia Morra svolge dal 2018 al 2022 un lavoro mastodontico, con ben 193 sedute plenarie, 249 riunioni di comitati, centinaia di migliaia di documenti d’indagine acquisiti e presentazione di esposti in Procura ovunque e laddove se ne ravvisasse una ragione.
Ricordiamo, tra gli altri, anche gli esposti presentati qui a Savona sulle ex colonie bergamasche di Celle Ligure, porto di Vado, discariche.
Ora Nicola Morra si candida alla presidenza della regione Liguria nel segno dell’indipendenza, della competenza e della legalità, con una campagna elettorale “umana” senza richieste economiche a imprenditori o gruppi di interesse di qualsiasi tipo.
Pur essendo stato espulso nel 2021 dal Movimento 5stelle per avere votato insieme ad altri 14 senatori (fra cui il fondatore di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli) la sfiducia al governo Draghi, Morra pare essersi riavvicinato in queste settimane al padre del Movimento 5stelle Beppe Grillo, presentandosi, come in effetti era il movimento delle origini, con un progetto politico alternativo sia al centrodestra che al centrosinistra.
Mentre si rincorrono sempre più frequentemente voci proprio sul possibile appoggio politico del padre nobile del movimento che, dalla sua tenuta di Sant’Ilario, pare guardare con simpatia a questo progetto, Nicola Morra, a bordo di una vettura elettrica, sta battendo la Liguria in lungo e in largo con una campagna elettorale vecchio stampo, fatta di pochissimi quattrini, ma di tanto cuore.

L’INTERVISTA A PRIMO CANALE

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