Savona ha deciso di provarci: diventare Capitale Italiana della Cultura 2027. Il dossier è stato finalmente consegnato al Ministero della Cultura, e adesso tutto il mondo aspetta di vedere se la città ligure riuscirà a compiere il miracolo-
Coordinatore della candidatura è Paolo Verri, l’uomo che ha reso Matera un centro culturale europeo nel 2019. Ma si sa, anche il miglior giocatore non può fare nulla se gli altri 10 in campo sono impegnati a guardare le nuvole.
Per rendere il tutto più interessante, il progetto coinvolge non solo Savona e i suoi dintorni, ma anche città come Torino e Alba. Sì, perché evidentemente la cultura savonese, da sola, non bastava. Per non farsi mancare nulla, si è pensato di aggiungere anche le capitali della ceramica: Faenza, Nove e Castellamonte. Un po’ come dire: “Non sappiamo chi siamo, ma guarda quanta bella gente conosciamo!”
Il sindaco Marco Russo è entusiasta: “Con questo progetto faremo di Savona la capitale del turismo culturale”. Certo, perché al momento i turisti non riescono proprio a decidere se visitare il Louvre o… il Priamar. Ma chissà, magari con un po’ di fortuna e tanto spirito, il 2027 sarà l’anno in cui Savona diventerà la meta imperdibile che nessuno aveva mai pensato di visitare.
Nel frattempo, il dossier è nelle mani del Ministero e la città è pronta a sperare. Perché, diciamocelo, se Savona riuscirà davvero a diventare Capitale della Cultura, allora sarà la prova definitiva che, sì, con la cultura si mangia… e a volte ti viene servito anche un piatto di fuffa e pura fantasia!