35 nuove isole ecologiche con telecamere: la soluzione ‘intelligente’ al caos rifiuti nel centro di Savona

La proposta della società, presentata in commissione consiliare oggi, prevede 35 postazioni condominiali dotate di telecamere e sistemi di misurazione dei rifiuti per incentivare la riduzione delle tariffe.
Il sistema di raccolta porta a porta, che doveva essere esteso a tutta la città, si è rivelato non ottimale per il centro cittadino. Dopo un monitoraggio effettuato da SeaS, sono emerse criticità significative che impedirebbero l’implementazione del servizio nel centro storico e ottocentesco.
Fino ad ora, il porta a porta è stato attivato solo per le utenze commerciali, ma non risulterebbe adatto a tutte le utenze domestiche. “È stato un banco di prova importante per SeaS – ha dichiarato l’amministratore delegato Stefano Valle – con una riduzione del volume di rifiuti secchi in discarica di oltre l’8%, equivalente a più di 1.300 tonnellate, con conseguenti risparmi. La raccolta differenziata dell’organico è aumentata del 40%, mentre carta e plastica sono cresciute di oltre il 20%, con molti materiali differenziati che generano entrate”.
Le criticità del porta a porta “spinto” sono state presentate in commissione dall’ingegnere Trucco, incaricato da SeaS di monitorare e illustrare il nuovo progetto.
Dall’analisi di 44 utenze in vie centrali come Corso Mazzini, Piazza del Popolo, Via Paleocapa, Untoria, Urbano Rella e Via IV Novembre, è emerso che non ci sono spazi interni adeguati per ospitare i contenitori condominiali del porta a porta.
Il sistema porta a porta per le utenze domestiche nel centro cittadino presenta altre problematiche, come la difficoltà di gestire i kit singoli (contenitori individuali), la gestione dei kit condominiali (utilizzati da più di 8 famiglie), gli impatti sul traffico e la congestione della viabilità, oltre a questioni di decoro urbano legate all’esposizione dei contenitori e alla permanenza di quelli vuoti, con possibili sversamenti.
La proposta di SeaS è quindi quella di creare isole ecologiche automatizzate e videosorvegliate. “Abbiamo individuato 5.600 utenze nel centro contro le 27.500 che continueranno con il porta a porta”, ha spiegato l’ingegnere Trucco.
Si tratterebbe di 35 postazioni condominiali dotate di telecamere e sistemi di misurazione dei rifiuti per la riduzione delle tariffe, riducendo il numero di isole ecologiche attualmente presenti.
In commissione consiliare, è stato inoltre riaperto il dibattito sulla richiesta di rimborso delle spese di gestione della discarica di Cima Montà da parte di Ata. I costi sostenuti riguardano la messa in sicurezza e la chiusura parziale della discarica.
In risposta alla richiesta dei consiglieri Fabio Orsi e Manuel Meles, l’amministratore unico di Ata, Mario Tassinari, ha spiegato che ci potrebbero essere divergenze con il Comune riguardo a un contenzioso per 2,2 milioni di euro: “Stiamo valutando i costi e benefici, ma la questione è ancora aperta. Sarà il giudice a decidere chi ha ragione. Sono pronto allo scontro”.
Il sindaco Marco Russo ha ribadito che l’amministrazione comunale ha esaminato la richiesta e l’ha ritenuta infondata. Ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di valutare la fondatezza delle richieste, e il buon senso deve prevalere”.
Sul problema del centro di raccolta che crea un forte disagi nella raccolta rifiuti sollevato dal consigliere Arecco, il sindaco, che non lo aveva voluto a Legino per motivi elettorali, ha risposto stizzito che l’amministrazione sta valutando (dopo 3 anni) un nuovo sito.
Tassinari ha aggiunto che la situazione del concordato è complessa, ma in miglioramento, e che si stanno completando le pratiche per il piano concordatario. Ha menzionato che i dipendenti sono stati pagati e che si sta attendendo l’esito dell’asta per la vendita del parcheggio di Via Saredo.

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