Il 30 agosto si avvicina, ma il vertice del centrodestra potrebbe non portare ancora alla scelta del candidato presidente per la Liguria. A Genova, cresce la convinzione che non ci sia un nome condiviso, e si prevede la necessità di un nuovo sondaggio da Roma per valutare le possibilità di vittoria contro il candidato del centrosinistra.
I nomi in considerazione rimangono gli stessi, ma nessuno sembra ottenere un consenso unanime. Ilaria Cavo è vista come troppo legata al governatore uscente Giovanni Toti, mentre Pietro Piciocchi, pur godendo di un ampio sostegno, incontra resistenze all’interno di Fratelli d’Italia. Marco Scajola, che rappresenta una continuità amministrativa, potrebbe essere svantaggiato dal fatto di non essere genovese, un aspetto importante in queste elezioni.
Nel frattempo, il centrodestra sta esplorando la possibilità di candidare figure civiche come Lorenzo Cuocolo e Beppe Costa, ma al momento non ci sono certezze.
La candidatura di Andrea Orlando per la presidenza della Liguria sembra ormai imminente, con la decisione definitiva attesa entro il fine settimana, dopo un possibile vertice tra gli alleati del centrosinistra a Roma. Sebbene ci siano state discussioni sul ruolo del Movimento 5 Stelle, il senatore Luca Pirondini ha chiarito che la sua disponibilità alla candidatura non è in contrasto con quella di Orlando. Il piano prevede che Orlando sia affiancato da un vicepresidente M5S (Roberto Traversi?).
Il centrosinistra in attesa di definire il candidato è alle prese con il cruccio Renzi SI Renzi NO
Il M5s non lo vuole e Matteo Renzi aspetta il programma per decidere la partecipazione di Italia Viva alla coalizione e mollare la giunta Bucci in comune a Genova
Infine, Azione, guidata da Carlo Calenda, esprime incertezze sul quadro regionale, pur partecipando all’opposizione in Liguria.
In mezzo a queste incertezze Il Partito Democratico sta intanto lavorando alla definizione del programma da presentare alla coalizione, con una serie di vertici tematici già in corso.
