Corridoio 5

Corridoio 5
Tra tanti pareri e convinzioni brilla il pensiero dell’on. Di Pietro sui no – tav.
Ma l’ ononorevole conosce la geografia?

 Bisogna ascoltarli – dice- avranno, forse, delle ragioni, se le loro proteste sono così insistenti. Io corridoio 5 è comunque indispensabile, però potrebbe passare da qualche altra parte. Magari si potrebbe utilizzare la nuova linea veloce Milano- Genova?

Queste le parole, nel senso se non nella lettera, di un ex ministro dei lavori pubblici che si era occupato del problema.

Ma l’ on, conosce la geografia? Da Genova per Lione dove passerebbero i binari? Forando montagne per un tunnel lungo non 50 ma 150- 200 km percorrendo tutto l’arco di montagne della nostra liguria occidentale? E poi, in terra di francia, dove? Scavando, scavando per chilometri e chilometri sempre sotto le montagne per un ferroviario giro dell’oca? E per quanti miliardi di euro? Per quanto tempo e con quali disagi e conseguenze? Non pensa, forse, l’onorevole che 200 km di galleria costituiscono un problema 4 volte maggiore ai 50 della val di Susa? E non mi si venga a dire che la valle è stata già abbastanza violentata, che non è in grado di sopportare altri insulti al territorio, perché…..

Non sa forse l’on Di Pietro che in quella parte di Liguria esistono ancora tratti di binario unico? Che le 2 strade che solcano il suo territorio una, l’aurelia, è perennemente intasata, stretta com’è tra case e montagne e mare, senza possibilità di allargamento, interessata a movimenti franosi, a cadute di massi che, per periodi più o meno lunghi, ne interrompono l’agibilità?

L’altra, l’autostrada, che per il traffico sopportato dovrebbe essere sempre ad almeno tre corsie, e spesso a due, per mancanza di spazi, poggia su viadotti dai piloni altissimi, spesso sovrasta le case, quando non corre in galleria, e, comunque, è spesso sede di lunghissime code di automobili e mezzi pesanti, comunque obbligati a percorrerla.

Evidentemente l’onorevole parla per parlare senza documentarsi, senza conoscere fatti e situazioni.

E la cosa che mi fa più rabbia ( poiché penso che la sua sia stata un’incosciente boutade) è che per tacitare violenti e facinorosi, anche se, forse, con qualche ragione, si pensi di far pagare ad altri un prezzo notevolmente maggiore, nella insana speranza che questi non si rivoltino, con il risultato di aumentare inverosimilmente la spesa, allungare i percorsi, aumentare le difficoltà dei tracciati, vanificando gli effetti del corridoio 5, ammesso e non concesso, che sia un’opera indispensabile per il bene dell’intera Europa.

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