Elezioni regionali: caos e manovre alla ricerca del candidato perfetto (o quasi). Nel centro destra spunta il nome di Lorenzo Cuocolo, nel centro sinistra di Roberta Pinotti

Cuocolo e Pinotti

Oggi poche notizie nuove di politica, quindi facciamo un piccolo giro tra i palazzi del potere ligure, dove il casting per le prossime elezioni regionali è in pieno svolgimento. Mentre il centrodestra e il centrosinistra tentano di scegliere il proprio candidato presidente, sembra di assistere a una di quelle soap opera infinite dove ogni personaggio entra e esce di scena a ritmo serrato.

Il centrodestra si barcamena tra nomi di alto profilo, oltre ai soliti Pietro Piciocchi, Ilaria Cavo e Marco Scajola ora si fa il nome di Lorenzo Cuocolo presidente della fondazione Carige, ma nessuno ha ancora trovato la tanto agognata “figura” che metta d’accordo tutti, l’unica cosa certa è che deve essere genovese.
Tuttavia, la notizia clou è che Brunello Brunetto non sarà più un candidato della lega (cacciato o abbandono volontario?)
Brunetto ex primario di rianimazione, diventato il più votato della Lega in provincia di Savona nel 2020, sembra ora orientato verso nuove avventure: Fratelli d’Italia, una lista civica o, perché no, in pensione politica.
Nel frattempo, le liste nel centrodestra continuano a prendere forma, tra chi si propone e chi fugge dalle candidature come dalla peste. A Savona, Stefano Mai, Sara Foscolo e Maria Zunato hanno detto “presente”, mentre Maurizio Scaramuzza e Giorgio Calabria hanno preferito declinare l’offerta.
In Fratelli d’Italia, Rocco Invernizzi ha già lanciato la sua campagna, mentre Antonella Tosi, Claudio Cavallo, Massimo Arecco e Filippo Marino Noberasco sono gli altri papabili.
In Forza Italia, tra ritorni e nuovi dissapori, spiccano Angelo Vaccarezza, Eraldo Ciangherotti. Gli altri nomi non dovranno dare fastidio a Vaccarezza
Nella lista del presidente dovrebbe esserci Piero Santi, pronto a far scintille con i totiani sul tema rigassificatore.

Passiamo al centrosinistra, dove la caccia al candidato si fa sempre più simile a una partita a scacchi con pedine nervose. Andrea Orlando del PD sembra il cavallo di battaglia, ma non mancano alternative come Roberta Pinotti e Luca Pirondini del M5S. Dentro al PD, la parola d’ordine è “incertezza”: tutti cercano di garantirsi la poltrona più comoda in caso di vittoria, ma le tensioni sono palpabili. Ferruccio Sansa vorrebbe giocare un ruolo da protagonista nella futura Regione, ma non tutti lo vedono di buon occhio.
Nel savonese, il PD cerca di comporre la lista con nomi ormai consolidati come Roberto Arboscello, Massimo Niero e Giorgio Cangiano. Ma attenzione: Elisa Di Padova e Aurora Lessi, insieme ad altri esponenti del consiglio comunale, si trovano già sotto il veto di Arboscello, che teme possano rubargli la scena e soprattutto le preferenze
Questa panoramica fornisce un quadro della situazione attuale in Liguria, con un focus su candidati e dinamiche interne ai partiti in vista delle prossime elezioni regionali.

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