Serve ancora tempo, e ancora non basta. Per annunciare il candidato presidente della Regione Liguria scelto dalla coalizione di centrosinistra, i giorni non sono ancora maturi. Ancora un po’ di pazienza, un po’ di confronti, e forse si saprà chi sarà il prescelto.
Ieri, in un evento quasi epico, Andrea Orlando, il superfavorito per la candidatura (Burlando e Russo permettendo), e Giuseppe Conte si sono incontrati per decidere il destino della Liguria. Orlando ha spiegato a Conte il complesso iter seguito finora per costruire il “campo larghissimo” – una missione che nemmeno Indiana Jones avrebbe intrapreso.
E Conte? Beh, ha detto che ci vuole ancora tempo per pensarci. Deve risolvere i problemi interni al movimento con Beppe Grillo. Una lettera a sostegno del garante, firmata da undici ex parlamentari, prende di mira Giuseppe Conte e la sua lettura della sconfitta alle Europee. Tra gli ex, espulsi dal Movimento per via dell’adesione al governo Draghi, ci sono big storici come Nicola Morra e Alessio Villarosa. Quindi, per ora, fumata nera.
Intanto in Liguria, il popolo di sinistra è in fibrillazione. Dopo quasi dieci anni, questa è l’occasione d’oro per riprendersi il controllo della Regione. Ma ogni giorno che passa, cresce l’agitazione: senza un candidato, tutto il resto è sospeso in un limbo.
Nel frattempo, non va certo meglio nel centrodestra. Qui la navigazione è ancora più turbolenta. Se tutto andrà bene (i supporter incrociano le dita), il candidato per succedere a Giovanni Toti sarà annunciato alla fine di agosto.
Tra i papabili c’è Carlo Bagnasco, ex sindaco di Rapallo e uomo forte di Forza Italia. Ma la Lega ha deciso di complicare le cose rilanciando i due Piana: Alessandro Piana, attuale presidente ad interim, o Alessio Piana, assessore allo Sviluppo economico. La Lega lascia la scelta agli alleati se è meglio un imperiese come Alessandro o un genovese come Alessio. Una mossa ha risvegliato anche le ambizioni di Fratelli d’Italia, con Stefano Balleari in corsa. Fratelli d’Italia ha già lo slogan della propria campagna elettorale: “Una buona regione non torna indietro”. Che dire, l’originalità è proprio il loro forte.
Rimangono in campo anche la deputata Ilaria Cavo e Pietro Piciocchi, il vicesindaco di Genova, ma c’è sempre in ballo un candidato civico.
C’è ancora una partita aperta. È quella che coinvolge Italia Viva e Azione, che in Liguria vogliono schierarsi con il centrosinistra.
La Lista Toti, ieri, ha lanciato un appello: “Meditate, amici”. Due ordini del giorno in parlamento sugli squilibri nel rapporto tra politica e giustizia attaccati dall’opposizione, sono stati sostenuti anche dagli uomini di Renzi e di Calenda .
Stupisce che Azione e Italia Viva possano appoggiare il centrosinistra in Liguria dopo che hanno votato gli emendamenti e immaginare che possano condividere una visione politica con chi difende le ragioni del più bieco giustizialismo.
Insomma, la situazione è più ingarbugliata di una telenovela brasiliana, e non ci resta che aspettare il prossimo episodio per vedere chi saranno i protagonisti finali.