Pensiero domenicale: La dittatura perfetta

Aldous Huxley

La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù.
Aldous Huxley, Il mondo nuovo (1932)
Tutto ciò sembra scritto ieri.
A dimostrazione che non impariamo mai dai nostri errori li ripetiamo ciclicamente.
Perché questa premessa è semplice oggi come non mai l’informazione libera è sotto attacco.
“Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza e il valore che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà”.
Democrazia è il potere di un popolo informato. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica.
Questo sono le parole del Capo dello stato di pochi giorni fa.
E se Mattarella un Presidente moderato, sempre attento a comunicare in punta di piedi esce in questo modo fragoroso, un motivo ci sarà. Ovviamente la stampa di regime non ha dato il dovuto risalto sia alle dichiarazioni del Presidente, che a fatti gravi accaduti in questi giorni.
È composto da sei persone, il gruppo di militanti di CasaPound che nella notte tra sabato e domenica ha aggredito, davanti all’Asso di bastoni, circolo legato all’estrema destra in via Cellini a Torino, il giornalista de la Stampa Andrea Joly.

Andrea Joly

Un giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito a Torino, dove nella tarda serata di ieri è stato preso a calci in via Cellini, all’esterno dell’Asso di Bastoni, un circolo frequentato da simpatizzanti e militanti di estrema destra. La notizia è riportata sul sito online e sui profili social del quotidiano torinese.
Andrea Joly stava passando davanti al pub mentre era in corso un raduno di estrema destra. Alcune persone l’avrebbero subito avvicinato e, dopo avergli chiesto chi fosse, gli avrebbero intimato di consegnargli il telefonino e cancellare video e foto che aveva registrato, per poi minacciarlo ripetutamente e colpirlo mentre si allontanava con dei calci.  Video dei residenti e delle telecamere di sorveglianza mostrano poi un gruppo di persone spintonarlo e picchiarlo mentre è a terra prima che riesca a rialzarsi e fuggire. Già a maggio a Milano il giornalista Alberto Dandolo di Dagospia aggredito in casa sua.
Insomma episodi di stampo squadristico contro chi vuole cantare fuori dal coro e dare un informazione libera.

Le dichiarazioni della seconda carica dello Stato sono sconcertanti e il concetto viene espresso chiaramente in queste poche righe:
Giudico inaccettabili le dichiarazioni del presidente del Senato, che, alla condanna del pestaggio squadrista dei militanti neofascisti di CasaPound ai danni del giornalista de La Stampa Andrea Joly, ha aggiunto che ‘però’ il reporter pestato ‘non passava lì per caso’ e ‘non si era dichiarato’. Come se l’essere andato lì di proposito o l’aver fatto il suo mestiere in incognito come spesso accade, cambiasse qualcosa rispetto all’estrema gravità di quanto accaduto”, commenta il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli.
Capite il motivo delle dichiarazioni preoccupate di Mattarella?
Se la seconda carica dello Stato dichiara ciò ( ricordiamo che nel caso in cui  il Presidente della Repubblica non possa adempiere alle sue funzioni, tali finzioni  sono esercitate dal Presidente del Senato) e non prende in modo chiaro e netto le distanze da tutto ciò e un problema è causa di forte preoccupazione.
Il clima che si respira in questo periodo è soffocante si torna ad attaccare i giudici perché fanno il loro lavoro e si impedisce a chi vuole fare inchieste giornalistiche di poterle fare.
Svegliamoci da questo torpore, riprendiamo noi cittadini le redini in mano perché amiche e amici la libertà manca quando non c’è l’hai più come l’aria che quando manca ci provoca soffocamento.
La democrazia è fragile va curata e rafforzata giorno dopo giorno con l’impegno civile,e attenzione.
“È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.”
Sandro Pertini.
PS  Finalmente Toti si è dimesso ne parleremo al prossimo pensiero con le idee più chiare ed eventuali nuovi risvolti politici.
Buona domenica.

 

Roberto Paolino

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