Una volta terminati i pagamenti a chi di dovere, pare di capire che ATA spa, non avendo più alcuna ragione di esistere, sarà definitivamente cancellata. Ma chi erediterà i beni di ATA, vale e a dire la discarica di Cima Montà?
Il Comune di Savona è l’unico proprietario di ATA, quindi sarà l’erede della discarica: dovrà accollarsi tutte le spese previste per la chiusura, e le future manutenzioni e riparazioni, imprevisti compresi.
Un terreno che frutta solo spese è invendibile, quindi la proprietà di Cima Montà resterà per sempre del Comune di Savona e gli oneri relativi non potranno che essere a carico dei cittadini. O almeno questo è quel che sembra facendo un ragionamento da dilettante.
Ma allora perchè tutta questa storia di botta e riposta sul “debito discarica”? A che serve?
Sarebbe bello se qualche giornalista aiutasse a capire la situazione, cercando chiarezza e verità: le inchieste, anche se fatte con pochi mezzi e in ambito locale, sono sempre più divertenti da leggere rispetto alle parafrasi dei comunicati stampa…..
Totò Esposito