I FUNERALI DOMANI (ORE 11) ALLA CONCORDIA DI ALBISSOLA
Ciao Salvatore, sei stato il ‘nostro’ grande fotografo
Ti abbiamo ricordato e rispettato, sei nel cuore di tutti i savonesi
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Savona – Alle 14, la notizia ci ha lasciato sgomenti. Il ‘nostro’ (il vostro) Salvatore Gallo, il fotografo-personaggio più popolare di Savona e del suo comprensorio, è ‘volato’ in cielo. Ha risposto all’ultima, inappellabile, chiamata. E’ stato per anni la ‘colonna’ della redazione di Savona del Secolo XIX. Di lui ha già scritto, nel recente passato, Trucioli Savonesi, con una fotografia simbolo. Lo ricorderemo ancora nel prossimo numero del settimanale. Lascia i suoi cari che erano anche nostri amici cari: la moglie Luisa, 88 anni, ancora in forma e lucida, il figlio Angelo, la nuora Michela, il nopote Edoardo. Tutte persone amate e conosciute per la loro attività nel campo della fotografia e degli operatori televisivi. I coniugi Gallo senior, per anni, hanno anche gestito un negozio nel centro di Albissola Mare. I funerali, mercoledi 22 febbraio, alle ore 11, nella chiesa di N.S. Della Concordia, Albissola Mare. Tutti gli amici, i collaboratori di Uomini Liberi e Trucioli Savonesi si stringono attorno alla famiglia Gallo. Senza parole, retorica e con azioni concrete, continueremo a ricordare, onorare Salvatore, anche ripubblicando la foto e la notizia ripresa da La Stampa del 29 marzo 2009, quando il sodalizio siculo-savonese, Luigi Pirandello, presieduto dal notaio Enzo Motta, ha premiato la famiglia Gallo (vedi…) per i suoi 50 anni di impegno nel documentare in foto e video i luoghi e la vita savonese. Senza dimenticare i ricordi della città natale e della Sicilia, Terra d’origine. Leggi anche il servizio pubblicato dal sito www.rsvn.it diretto dal giornalista alassino Giò Barbera e che ripropone alcuni passi scritti da Trucioli Savonesi. Il giornalismo della Liguria perde una colonna importante. All’ospedale San Paolo di Savona è morto Salvatore Gallo che aveva già compiuto gli 80 anni. Era padre di Angelo e nonno di Edo Gallo entrambi con la passione per la fotografia. Così scriveva Trucioli Savonesi di Salvatore Gallo… “Una vita con la macchina fotografica tra le mani, a tutte le ore, con il sole e con la pioggia, senza conoscere giorni di sosta, nel traffico paralizzato della città, in autostrada. Perfino a scalare montagne se “cadeva” un aereo diretto all’aeroporto di Villanova. Gallo sempre di corsa, una lotta contro il tempo, a volte minuti, secondi. Per arrivare sulla notizia, scattare l’immagine. “Strappare”, testimoniare una foto di cronaca, raccontata e vissuta. Drammatica o pietosa, oppure gioiosa, dipendeva dalle circostanze. Dalle stragi sull’autostrada della morte (per anni) Savona-Torino, agli omicidi più efferati, ai blitz di polizia e carabinieri. Agli appostamenti davanti alle caserme per gli arrestati; alle attese in tribunale per un processo. Ma anche eventi felici, storie di belle notizie. Salvatore Gallo che dal suo negozio di Albisola Mare, o da casa, doveva far presto, in auto, in moto, per non perdere l’appuntamento con “il fatto” che non ti aspetta. Per dare il “meglio” al suo giornale. Il Secolo XIX. Per non deludere il capo della redazione di turno. Da Bruno Bini, a Luciano Angelini, a Sergio Del Santo, a Mario Muda, Nanni Basso, Nicola Stella, solo per citare i colleghi “savonesi” con cui ha lavorato. E poi i redattori che si sono alternati, avvicendati nei diversi settore. Ognuno è stato testimone, ha un aneddoto da raccontare sul personaggio di origini siciliane che ci ha accompagnato in tanti anni di vita al giornale. E quando ha deciso di “staccare la spina” è rimasto un vuoto. Salvatore, il “fotografo” più conosciuto, popolare, amico di tutti e a tutti dava del “tu”, di Savona e del comprensorio. Anche quando veniva affrontato da chi l’istantanea non la gradiva. Lo salutavano tutti e quando arrivava lui, si sapeva già che “era successo qualcosa”. Il più tempestivo “sulla notizia”. Lo chiamavano a casa, a tutte le ore del giorno e della notte. Sempre coadiuvato da una moglie ricchissima di pazienza. “Amico” di carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti di custodia penitenziaria, Guardia forestale, vigili urbani, vigili del fuoco, capitaneria di porto, militi delle autoambulanze, medici ed infermieri del pronto soccorso, metronotte, magistrati, giudici. Esponenti della politica, delle professioni, del mondo del lavoro. Gallo era “Il Secolo XIX”, il giornale. E per la gente semplice anche il giornalista, il cronista, il commentatore al quale rivolgersi. Dare una notizia, fare una lagnanza, protestare. Ma anche papà capace di crescere un figlio, Angelo, fotografo ufficiale sul “Vespucci”, poi al Decimonono e infine telecineoperatore di livello per Rai3 e Canale5. “Inviato speciale” nelle missioni africane o in giro per il mondo. Salvatore Gallo ha, inoltre, vissuto l’epoca d’oro della “colonia degli artisti” di Albissola, frequentando e fotografando opere e personaggi da Jorn a Lam, da Milena Milani ad Agenore Fabbri, da Rossello a Fontana, Porcu, Sabatelli, Schifani, per i quali ha fornito immagini artistiche per decine e decine di cataloghi. Grande cacciatore di “testine” di persone coinvolte in fatti di cronaca, abile nel tessere rapporti con le forze dell’ordine, sempre capace di sdrammatizzare con i suoi memorabili “non te preocupe”. Esuberante e spericolato con la sua moto nel correre sul posto di incidenti e delitti, rapido nello sviluppare le foto e sempre disponibile per portare il “fuori sacco” alla vecchia sede del giornale, in via Varese, a Genova. Salvatore che, ad un certo punto della vita, deve combattere con i capricci del suo cuore,; riesce a vincere. Trascorre sereno una vecchia meritata, tra una montagna di ricordi e un po’ di oblio colposo dei giornalisti “compagni” di lavoro. Per tutti rimane il “fotografo” amico. Testimone vero del giornalismo di strada e guai a dimenticare il rullino. Eccezionale Gallo!” . Da tutta la redazione di Rsvn.it le più sentite condoglianze Foto tratta da trucioli savonesi. Gallo è il secondo in piedi sulla destra |