Era atteso in questi giorni l’annuncio a Firenze della nomina del segretario generale della Cei a successore del Cardinale Betori alla guida dell’importante diocesi fiorentina. Infatti da mesi si è conclusa la solita indagine del Nunzio apostolico in Italia per la formazione della terna di nomi tra i quali come consuetudine il Papa nominerà il nuovo Arcivescovo di Firenze. Ma ormai siamo abituati ai colpi di scena di Papa Francesco che nei giorni scorsi pare abbia voluto ricominciare dall’inizio la procedura di nomina. Voi direte perché uominiliberi debba interessarsi delle vicende della chiesa di Firenze, ma lo fa perché queste vicende toscane arrivano fino ad Albenga. Infatti il papa non ha dimenticato la dura e drammatica missione affidata a Monsignor Borghetti quando per volere di Francesco arrivò, come commissario con poteri pieni, a commissariare l’allora titolare della Diocesi Mons. Oliveri. Ricordate: due vescovi, uno titolare ma svuotato di ogni potere e l’altro coadiutore in realtà vescovo con pieni poteri. Situazione che Mons. Oliveri affrontò con energia senza mettersi da parte come in realtà voleva il Papa. La diocesi di Albenga in quella situazione doveva essere rasa al suolo e ricostruita da un vescovo toscano duro determinato come Mons. Borghetti. Per Francesco c’era bisogno proprio di lui per azzerare tutto nella diocesi più chiacchierata di Italia che poi non si è dimostrata tale, visto che ogni sacerdote si trova al suo posto anche quelli calunniati da corvi sulle colonne dei quotidiani locali. Ebbene ora Francesco ricorda quella promessa fatta a Borghetti…vai ad Albenga e mi ricorderò di te… disse Francesco. Questo piccolo determinato vescovo toscano deve essere tornato in mente a Francesco ed ecco che Mons Borghetti entra ufficialmente in campo per sostituire il Cardinale Betori a Firenze. Ora bisognerà vedere se la candidatura di Mons. Borghetti ad Arcivescovo di Firenze arriverà al fondo delle mille liturgie papali, ma siamo ormai abituati ai colpi di scena di Francesco. A Succedere a Borghetti già circolano in curia diversi nomi, dal Vescovo di Ventimiglia Suetta al parroco della Concattedrale di Imperia Mons. Lucio Fabbris, passando per l’attuale vicario Generale Mons. Bruno Scarpino fino a un nome che viene spinto in ambienti politici di aria cattolica del salesiano e Fratello del Ministro Lollobrigida che risiede a Genova. Un cambio di Vescovo anche politico data l’indifferenza negli ambienti di centrodestra ingauni che vedono in Borghetti l’ispiratore della amministrazione Tomatis. Non a caso un fedelissimo del Vescovo Guglielmo è presidente della Fondazione Oddi, il Dottor Pirino medico personale di molti sacerdoti ingauni.
Chissà se il nuovo sindaco di Albenga non si troverà a lavorare con il nuovo Vescovo?
Ultima nota, ormai Borghetti a davanti a sé solo cinque anni di governo prima della pensione, il tempo giusto per una nomina di ringraziamento per aver riportato la diocesi più chiacchierata d’Italia in una situazione di normalità grazie alla fermezza del presule psicologo toscano con un lavoro duro e determinato.