La nostra cittadina passerà alla storia per le imminenti elezioni comunali, in cui si stanno realizzando ammucchiate politiche nel senso di chi più ne ha più ne metta.
Dopo il progetto di Guzzi, ove si è messo insieme tutto e il contrario di tutto, assistiamo a una nuova proposta variegata il campo largo della sinistra estrema dove rifondazione comunista (ma non si erano istinti?) sta insieme ai Verdi, ai grillini e i socialisti.
Alcuni hanno nel simbolo la falce e martello che, detto sinceramente, non evoca pensieri democratici, altri si definiscono più puri dei puri, altri ancora dovrebbero rappresentare la sinistra più moderata.
Ormai è tale e tanta la confusione politica che davvero non si capisce più nulla, chi rappresenta chi.
Per cui in soldoni a Finale Ligure avremo 4 liste: due frutto di alleanze davvero indescrivibili ove i partiti la fanno da padroni e poi due liste monocolore.
Una che rappresenta Forza Italia e l’altra unica vera lista civica ove donne e uomini liberi con diverso pensiero, ma senza tessere o sigle partitiche o intenti poltronari o rivoluzionari, si presentano alle elezioni con l’unico scopo di ridare alla nostra città dignità politica (in questi giorni ne abbiamo persa tanta) e contemporaneamente rilanciare Finale fiaccata e senza prospettive dopo 10 anni di governo Frascarelli – Guzzi.
Devo dire che le liste o meglio i listoni a me non piacciono in quanto rappresentano una sorta di maldestro tentativo di plebiscito antidemocratico.
Come, devo dirla tutta, non mi piacciono le liste di estrema sinistra ove il settarismo la fa da padrone.
Ed è davvero inconsueto e strano che chi si dice riformista, chi si oppone sia alla rivoluzione sia al conservatorismo, chi opera nelle istituzioni al fine di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente attraverso l’attuazione di organiche, ma graduali riforme, possa stringere alleanze con chi ha una visione marxista della società basata sull’idea che è necessario risolvere il forte divario sociale tra capitalisti e lavoratori. La lotta di classe, condotta dai proletari (cioè da quella classe sociale che ha come unica ricchezza la forza lavoro).
Questa città ha davvero bisogno di essere governata bene (cosa non avvenuta nei dieci anni quasi trascorsi) e sicuramente non riusciranno a fare ciò i cartelli elettorali per prendere voti,
creando ulteriore confusione e sconcerto dell’elettorato. Davvero non capisce più nulla. Certamente è chiara a tutti la mission della lista rossa, conquistare il voto dei delusi del PD.
Votandoli tornerebbero indietro di decenni rispetto al progetto che vedeva la nascita del partito democratico, ovvero una sinistra alleata con la margherita ovvero gli ex Dc. Presumiamo che i tanti moderati del PD si troveranno a dover scegliere tra stare insieme alla Lega o con chi per anni ha criticato in modo aspro la politica del Pd.
Un dato è chiaro, a Finale Ligure non esiste il centro destra, così come non esiste il centro sinistra per cui la scelta più giusta è votare per liste autenticamente civiche che non rappresentano pasticci politici.
Un’ultima cosa che esula dalle elezioni Finalesi ma che è raccapricciante, mi riferisco alle dichiarazioni di Salvini (sempre lui) in merito alle elezioni in Russia.
Pensare anche per un nano secondo che si sia trattato di libere elezioni e che abbia deciso il popolo è semplicemente aberrante e la cosa ci preoccupa in quanto a pensare ciò è un vice premier del governo italiano.
Cosa fare è chiaro, isolarlo non commentarlo più in quanto l’uomo è in palese confusione.
La cosa che mi chiedo è fino a quando i suoi sostenitori continueranno a considerarlo un semidio?
Se mettiamo insieme le dichiarazioni di Salvini con la richiesta a Vannacci di candidarsi con la Lega abbiamo un quadro desolante che gli avvenimenti Finalesi esemplificano con chiarezza.
Donne, uomini liberi sveglia perché il Paese ha bisogno di una ventata di aria nuova, perché la puzza di inciucio per interessi o inciuci per estrema ideologia rende l’aria irrespirabile.
Roberto Paolino