La fascia tricolore dovrebbe indurre il titolare ad un supplemento di riflessione prima di aprire bocca. Capita invece che nel ponente ligure detta fascia sortisca l’effetto opposto, rilasciando i freni inibitori. Lo dimostrano le uscite infelici, per usare un garbato eufemismo, dei Sindaci di Albenga e Alassio. Il Sindaco ingauno Tomatis ha detto ad una platea di ragazzi di non abbassare la testa di fronte ai manganelli. Messaggio non molto educativo, specie se trasmesso da un rappresentante delle istituzioni. Cosa intendeva il Sindaco con le sue parole? Che i ragazzi debbano violare le regole? Che debbano sfidare i poliziotti in assetto anti sommossa? Che debbano sfondare il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine? La frase del Sindaco sarà anche stata decontestualizzata e strumentalizzata a fini elettorali dall’ Opposizione, ma manda un messaggio troppo ambiguo che un un primo cittadino non deve veicolare.
Il Sindaco di Alassio, sfegatato tifoso interista, ha invece definito “cancro dello sport Italiano” la Juve attirandosi gli strali dei tifosi bianconeri e non solo. Anche qui non si può non stigmatizzare le parole gravemente diffamatorie del Sindaco che non è pagato per fare il capo della curva nerazzurra ma deve attenersi ad un linguaggio istituzionale e occuparsi dei problemi della sua città. Stendiamo un velo poi sull’utilizzo di una grave patologia che affligge milioni di persone nel mondo per etichettare una società quotata in borsa …. Ribadiamo: la fascia tricolore dovrebbe indurre ad un supplemento di riflessione prima di esternare a ruota libera e suggerire cautela…. Ma nei casi in questione oltre ad un problema di incontinenza verbale forse c’è anche un problema ancora più grande di qualità della classe dirigente. Se ne dovranno occupare gli elettori e non solo gli esperti di comunicazione.