VORREI DIRE LA MIA…
Sono un lavoratore dipendente da 33 anni, prima ho lavorato nella Cormin, poi passto in enel ed oggi operaio di Tirreno Power.
Sono nato a Vado Ligure, neo iscritto al partito democratico, e da 50 anni residente a Vado Ligure e Valleggia. Vorrei semplicemente dire la mia…
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riguardo la diatriba carbone si e carbone no, rappresentando solo me stesso e assumendomi le responsabilità di quanto dichiaro.
Vado ligure e’ una bella cittadina alla quale msono molto affezionato,e, da tanti anni a queta parte, l’ ho vista cambiare e migliorare decisamente, specie per quanto riguarda l’ ambiente.
Una volta non potevi neanche stendere i panni perche’ l’ indomani erano ricoperti di carbone, ma vi erano molte fabbriche funzionanti e tra queste, la Fornikoke che certo non eccelleva dal punto di vista prettamente ecologico.
Ma laFornicoke, come tantissimi altri siti produttivi ormai scomparsi, dava lavoro e ben ricordo gli scioperi della fame con i dipendenti che occupavano i capannoni per evitarne la chiusura….ma, ad oggi, e’ tutto dimenticato.
Quello che vorrei dire è che ci può essere sviluppo e lavoro compatibile e responsabile.
Ad oggi, t.power consta di un gruppo turbogas a metano da 750 mw e da 2 gruppi vecchi da 330 mw a carbone,…..ora , se si ragionasse, il cosiddetto ampliamento e totale ricostruzione dei 2 vecchi gruppi utilizzando gli impianti di ultima generazione (con un investimento di 13300 milioni) porterebbe anche un miglioramento ambientale perche’ i gruppi a combustibile fossile sono ormai obsoleti e parti di impianto hanno 40 anni di funzionamento; un po come avere una macchina euro= con 300000 km e a confronto con una euro5 nuova, tanto per capirci.
Non voglio scendere in dettagli tecnici sulla tecnologia ipercritica di nuova generazione in rapporto alla attuale produzione, ma penso di essere stato chiaro.
Inoltre, purtroppo, la crisi economica (vera o presunta) che sta massacrando tutto il pianeta e con i posti di lavoro che scompaiono scompaiono come neve al sole.
T.P. darebbe lavoro almeno per 10 anni a centinaia di persone che potrebbero venire inserite pescando tra i cassaintegrati e i disoccupati , il tutto richiederebbe solouna visione politica diversa e una magiore apertura mentale, ad oggi, inesistente. Ci si confronta su sterili polemiche che non portano a niente …e la provincia , nel frattempo , muore.
Vorrei solo chiedere al mio sidaco Caviglia , e a quello di Quiliano Ferrando di sedersi ad un tavolo e ragionare su cosa puo’ essere fatto , senza preconcetti o interessi di bottega.
La soluzione e’ a portata di mano TP: e maersk, gia’ anche la piattaforma che sembra (ormai da 10 anni) che debba partire , ma che non parte mai. In totale sono2 miliardi di euro e occupazione che permetterebbero di accompagnare alla pensione molte persone , oggi fortemente e giustamente preoccupate oltree a piazzare molti giovani in cerca di lavoro. Se no, cari sindaci, dateci delle alternative credibili, delle speranze, perche’ la situazione e’ molto delicata e si rischia, purtroppo, che ci esploda tra le mani .
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