È oramai palese che la minoranza sia spaccata e questo non sorprende i lettori per due ragioni: la prima è che è sempre la maggioranza che usualmente è unita o fa finta di esserlo per sostenere il governo mentre la minoranza non ha questa esigenza; seconda cosa i gruppi rappresentati nella minoranza sono parecchio eterogenei e il fatto che ci siano tre ex candidati sindaci non ne è che la conferma.
Per chi ha modo di seguire i consigli comunali però è oramai chiaro che a parte qualche interpellanza di fratelli d’italia il pallino dell’opposizione sia in mano ai gruppi Pensiero libero e M5S. Qualche componente di questi gruppi potrebbe farlo anche per ragioni strumentali ma sicuramente mostrando una preparazione sempre ineccepibile sulle pratiche e una visione della città spesso illuminata.
Il centrodestra classico rappresentato da Piero Santi (lista Toti per Savona) e Massimo Arecco (Fdi) fatica ma rappresenta ancora comunque la maggioranza dei cittadini in opposizione all’amministrazione Russo, almeno stando ai risultati delle elezioni del 2021. Di essere in difficoltà ne sono ben consapevoli e le mosse sulla vicepresidenza per evitare di lasciare questa carica simbolica alla parte della minoranza che non piace ne sono la prova. Chiaro che i consiglieri pentastellati Meles e Mij abbiano sostenuto il candidato più di rottura seppur di area centrodestra nella persona di Daniela Giaccardi, considerando che la vicepresidenza va per prassi alla minoranza. Questa volta l’asse Santi-Arecco ha retto e battuto Pensiero Libero che forse avrebbe dovuto fare meglio i conti prima di andare a schiantarsi. Si tratta però di una vittoria di Pirro e se consideriamo che la Lega oramai va per conto suo lista Toti e Fratelli d’Italia hanno ben poco da festeggiare.